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Esplosione ai falò di San Giuseppe a Taranto, cosa si sa

Ieri sera l‘esplosione durante i falò di San Giuseppe a Taranto, ecco cosa si sa finora. Lo scoppio è avvenuto nel tardo pomeriggio in via Deledda, nel rione Tamburi. Sono saliti a sette i feriti, tra cui uno molto grave alla testa, e tre minori. Questo genere di falò sono una tradizione, ma da tempo l’amministrazione cerca di contrastare quelli abusivi, sequestrando tonnellate di rifiuti accatastati nei giorni precedenti. Questa volta la tragedia è stata sfiorata. Le ricostruzioni e il video dell’incidente.
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I video della terribile esplosione al falò di San Giuseppe a Taranto

Esplosione al falò di San Giuseppe a Taranto, cosa si sa

Una catasta di vecchi mobili, tavole, porte, ancora verniciati, rivestimenti e pezzi di metallo. Nei video in circolazione si vede un uomo versare una tanica di benzina sulla piramide di cianfrusaglie accatastate. Lo stesso dà istruzioni a una donna per appiccare il fuoco con una torcia. Passano appena pochi secondi e avviene l’esplosione. Chi è ancora in piedi scappa, si sentono solo grida disperate. Sembra un attacco missilistico in una zona di guerra e invece è un giorno di ordinaria follia al quartiere Tamburi di Taranto.

Ci sono volute ore alla polizia municipale per sgombrare i rifiuti in legno schizzati sulla vicina strada, nel mezzo del traffico domenicale. Fortunatamente nessuno ha avuto problemi con l’auto. Ma sul campo, vicino alla pira improvvisata per il falò, sono rimaste sette persone. Sono state trasportate d’urgenza al pronto soccorso. Uno con il codice rosso, lotta per la vita. Degli altri sei, tre sono minorenni. Erano tutti accorsi a vedere il falò. Tra i gravi proprio l’uomo con la tanica di benzina, e la donna che appiccava il fuoco. Gli inquirenti stanno tentando di ricostruire il fatto. Inizialmente si è pensato all’esplosione di una bombola a gas sotto la pira, ma questa tesi non sembra essere supportata.

Più probabile, al momento, l’esplosione dovuta ai vapori della benzina, oppure il posizionamento incauto della stessa tanica, troppo vicina al calore del fuoco. L’amministrazione comunale aveva già pubblicato divieti, la polizia locale è passata per i rioni per cercare di sensibilizzare i cittadini alla pericolosità di questa tradizione. Diverse tonnellate di rifiuti, stipati per l’occasione, erano già stati sequestrati nei giorni precedenti. Ma tutto questo non è servito a evitare il peggio.

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