Una tremenda esplosione si è verificata nelle prime ore del pomeriggio di mercoledì 13 settembre all’interno della fabbrica Sabino Esplodenti di Casalbordino (Chieti). Le cause della deflagrazione sono ancora da accertare. Secondo le prime informazioni fornite dai sanitari del 118 le vittime sarebbero almeno due. La stessa azienda, che smaltisce e recupera polvere da sparo dalle bonifiche, era già tristemente nota perché nel 2020 persero la vita tre operai in circostanze simili.
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L’ultimo incidente mortale in una fabbrica di materiale pirico in Abruzzo si è verificato lo scorso febbraio. In quell’occasione un uomo perse la vita a causa dell’esplosione di un deposito vicino Teramo. Sempre nell’azienda di Casalbordino vicino Chieti, invece, nel 1992 era morto il 48enne Bruno Molisani, ucciso dall’innesco di una spoletta; e nel 2009 due persone rimasero ferite gravemente in un’esplosione. Ora si psera che il bilancio delle vittime non si aggravi.