Una violenta esplosione sabato 6 gennaio, alle 8.10 a Canale Monterano (Roma) ha fatto crollare una casa abitata da tre persone: marito, moglie e un figlio di 19 anni estratto dalle macerie e trasportato all’ospedale di Bracciano, a 10 chilometri di distanza da Canale.
La palazzina è stata completamente distrutta: nel piccolo paese di 4mila abitanti si è scampata una strage. Sul posto si sono subito precipitate due squadre dei vigili del fuoco con al seguito una Autobotte, i Nuclei Usar e CRRC, con il Carro Crolli, l’Autoscala il funzionario di Guardia ed il Capo Turno Provinciale.
Molti i danni causati anche alle strutture vicine, vetri in frantumi compresi quelli della chiesa a poca distanza. Il boato, forse provocato da una fuga di gas, è stato avvertito in tutto il centro abitato. Intervistato da Fanpage.it il sindaco Alessandro Bettarelli ha dichiarato: “Erano circa le 8.30 quando c’è stata una forte esplosione che è stata avvertita dal centro storico alla parte più esterna del paese. Canale Monterano è stata raggiunta da molte sirene. Sul posto hanno lavorato la protezione civile i carabinieri e i vigili del fuoco, che hanno svolto un lavoro incredibile”.
Anche il primo cittadino conferma che alcune persone sono state sommerse dalle macerie ma che sono state subito liberate: “Hanno estratto alcune persone tra le quali un 20enne, non sappiamo ancora come stanno, sono vive e affidate ai sanitari per le cure del caso. Ora bisogna stare vicino alle famiglie dei cittadini coinvolti che hanno perso la casa. La situazione al momento è stata gestita in maniera esemplare. Le persone coinvolte nel crollo, alcune decine, verranno ospitate o da parenti o in un B&b del posto che sì è già messo a disposizione per la loro accoglienza. Per quanto riguarda la fuga di gas abbiamo chiuso le reti del centro storico e stiamo monitorando la situazione. Le perlustrazioni sotto alle macerie sono ancora in corso”.