Il Sindacato Nazionale Appartenenti Polizia (SNAP) ha recentemente inoltrato un esposto all’Ordine dei Medici contro il virologo Roberto Burioni, a causa di un post che quest’ultimo ha pubblicato su Facebook il 4 agosto 2024. Il post in questione prende di mira Novak Djokovic, celebre tennista serbo, che ha conquistato l’oro alle Olimpiadi di Parigi 2024. La polemica nasce dal fatto che Djokovic è stato spesso criticato da Burioni per la sua decisione di non vaccinarsi contro il Covid-19, una scelta che ha suscitato ampie discussioni nel corso degli anni.
Nel suo post, Burioni ha espresso un’opinione particolarmente dura, definendo “idioti no-vax” i sostenitori di Djokovic, commentando: “È un vero peccato che un atleta così straordinario si comporti in modo tanto inappropriato fuori dal campo da tennis, al punto da diventare un’icona per gli idioti no-vax”. Questo commento ha scatenato un’ondata di polemiche e ha attirato numerosi insulti nei confronti del virologo.
Lo SNAP ha deciso di reagire presentando un esposto all’Ordine dei Medici, sostenendo che le parole di Burioni siano andate oltre i limiti di rispetto e professionalità che dovrebbero contraddistinguere un medico iscritto all’ordine. Il sindacato sottolinea che l’espressione utilizzata dal virologo sia offensiva nei confronti di coloro che, esercitando il loro libero arbitrio, hanno scelto di non aderire alla campagna vaccinale contro il Covid-19. Inoltre, l’esposto cita la recente ammissione da parte dell’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco), che ha dichiarato che i vaccini contro il Covid-19 non erano stati progettati per prevenire il contagio, una dichiarazione che ha ulteriormente alimentato il dibattito pubblico sulla questione.
Nel documento presentato, lo SNAP invita l’Ordine dei Medici a valutare se le dichiarazioni di Burioni siano in linea con i principi deontologici che regolano la professione medica. Il sindacato ritiene che sia necessaria un’analisi approfondita da parte del consiglio di disciplina dell’ordine per determinare se le affermazioni di Burioni possano essere considerate una violazione del codice etico e professionale a cui ogni medico dovrebbe attenersi.
L’esposto rappresenta un ulteriore capitolo nella lunga serie di controversie che hanno visto protagonista Roberto Burioni, da sempre figura di spicco nel dibattito pubblico riguardante la pandemia e le vaccinazioni. Resta ora da vedere quale sarà la risposta dell’Ordine dei Medici e quali conseguenze potrebbe avere questa vicenda per il virologo.