Dalle parole, alla fine, si è passati ai fatti. La resa dei conti all’interno del Movimento Cinque Stelle è arrivata al punto di non ritorno, con gli annunciati provvedimenti contro i dissidenti che hanno preso forma: il collegio dei probiviri ha infatti deciso per l’espulsione nei confronti dei senatori Gregorio De Falco e Saverio De Bonis, che lasciano così il partito. Una scelta che è stata fatta, si legge sul blog pentastellato, a causa delle “reiterate violazioni dello statuto”.
Una sorte identica è toccata agli eurodeputati Moi e Valli. In totale, quindi, sono quattro le teste cadute proprio nell’ultimo giorno dell’anno, una scelta probabilmente non casuale fatta per dare l’idea di un Movimento che a ridosso dell’inizio del 2019 ha deciso di lasciarsi alle spalle quelle figure considerate ormai troppo in contrasto con i principi del Movimento. Il senatore Lello Ciampolillo, intorno al quale si erano concentrate molte polemiche nelle ultime settimane, ha subito invece la sanzione del richiamo.
Sono invece ancora pendenti i procedimenti nei confronti delle senatrici Elena Fattori e Paola Nugnes. Archiviati invece quelli nei confronti del senatore Matteo Mantero e della senatrice Virginia La Mura, che resteranno regolarmente al loro posto all’interno del Movimento.
“Mi dispiace molto e non me lo aspettavo. Confidavo nel fatto che ci fosse uno spazio di democrazia che invece, a quanto pare, non c’è”. Così il comandante Gregorio De Falco ha commentato con LaPresse la sua espulsione dal M5S. Il senatore ritiene la sanzione “illegittima” e la lega alla sua astensione al voto di fiducia sulla manovra al Senato “che secondo loro avrei dovuto votare a scatola chiusa”.
Finito il Natale, è tempo di espulsioni: la dura resa dei conti tra i Cinque Stelle, chi salta