Qual è il Paese dell’UE che ha sofferto di più con l’entrata dell’Euro? La risposta è scontata: l’Italia. A vent’anni dall’introduzione della moneta unica, i dati lo confermano. Abbiamo visto con i nostri occhi il costo della vita triplicare e gli stipendi dimezzarsi. Abbiamo assistito impotenti alla perdita dei nostri gioielli nazionali e delle ricchezze strategiche.
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Questo è quanto emerge da uno studio del Centro per la politica europea (Cep), un think tank tedesco specializzato in politiche economiche dell’UE. Secondo lo studio, la Germania è il Paese che ha maggiormente beneficiato dell’Euro, mentre l’Italia ha subito le perdite maggiori. I dati parlano chiaro.
Quanto ha perso l’Italia con l’euro in 20 anni
Il rapporto “Vent’anni di euro: vincitori e perdenti” rivela quali Paesi hanno visto le proprie casse e le tasche dei cittadini riempirsi grazie alla moneta unica e quali, al contrario, sono sprofondati. Lo studio ha stimato il PIL pro capite che ogni Paese avrebbe avuto senza l’Euro. L’Italia, con una perdita totale di 4.325 miliardi di PIL bruciati, si piazza all’ultimo posto per crescita economica nella zona euro. Nessuno peggio di noi.
Gli esperti del Cep sono categorici: “In nessun altro Paese l’Euro ha portato a perdite così elevate di prosperità come in Italia”. Il PIL pro capite italiano è rimasto stagnante dall’introduzione dell’Euro, con una perdita pro capite di 73.605 euro dal 1999 al 2017. Al contrario, la Germania ha guadagnato in totale 1.893 miliardi di euro, ovvero 23.116 euro per abitante nello stesso periodo. Dietro la Germania troviamo i Paesi Bassi, e, ironia della sorte, perfino la Grecia ha subito perdite minori rispetto all’Italia. Questo dato è emblematico e ci fa riflettere su quanto l’introduzione dell’Euro abbia avuto effetti devastanti sulla nostra economia.