La Rai è al centro delle polemiche nelle ultime settimane. Il governo guidato da Giorgia Meloni sembra intenzionato a fare “tabula rasa” e a cambiare tutto, a cominciare dai conduttori sgraditi. La notizia più importante riguarda Fabio Fazio, che dopo quarant’anni di carriera in Rai, potrebbe passare a Discovery. Il suo contratto per “Che tempo che fa”, programma in onda la domenica sera su Rai 3, scade a giugno, ma l’accordo è rimasto sospeso. In ballo però, oltre ad altri nomi sgraditi, ci sarebbe anche la prossima edizione del Festival di Sanremo la cui conduzione, secondo quanto si apprende, potrebbe essere nuovamente affidata ad Amadeus che non sarebbe però più direttore artistico dell’evento.
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Oltre a Fabio Fazio e Amadeus, anche Marco Damilano, conduttore di “Il cavallo e la torre” su Rai 3, è finito subito nel mirino del centrodestra, per i temi trattati, ma con l’alibi dei costi: lo spazio del programma potrebbe passare a un nome interno più gradito. Anche Lucia Annunziata, dopo la polemica a “In mezz’ora” con la ministra della Famiglia e delle Pari opportunità Eugenia Roccella, potrebbe essere a rischio.
Sanremo a rischio per Amadeus
La presentazione dei palinsesti, generalmente a giugno, potrebbe slittare la prima o la seconda settimana di luglio. Non solo l’informazione è a rischio, ma anche l’evento per eccellenza, il Festival di Sanremo, potrebbe essere messo sotto “libertà vigilata”. Il contratto di Amadeus, che lo lega alla kermesse fino al 2024 come conduttore e direttore artistico, potrebbe essere modificato.
In generale, la stagione di ricambio dei vertici Rai diventa urgente perché c’è un abuso costante di cui l’Annunziata è soltanto l’emblema più grave, più vetusto, più fazioso. Il futuro dei conduttori Rai, con Fabio Fazio in testa, sembra dunque piuttosto incerto e si attendono importanti novità nei prossimi mesi.
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