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Pregliasco zittisce il medico no-vax: “Dice cose mostruose”

Nella serata di giovedì 16 settembre, tra gli ospiti di Paolo Del Debbio a Dritto e rovescio c’è anche il professor Massimo Citro Della Riva. Il medico, pur non professandosi un no-vax, viene considerato da molti come un guru del movimento degli anti vaccinista. Autore anche di un libro sull’argomento, titolato Eresia, che ha venduto centinaia di migliaia di copie. Citro viene invitato dal giornalista Mediaset per esporre le sue tesi. Ma le sue parole mandano su tutte le furie il virologo Fabrizio Pregliasco.

Citro Della Riva specifica subito di essere contrario all’introduzione dell’obbligatorietà vaccinale nel nostro Paese. Poi, passa a parlare delle possibili cure e terapie valide per contrastare il Covid-19. “Non è difficile ricavare la terapia per questa Covid. – afferma – Intanto perché già stava in letteratura. Ma se uno ragiona, ci sono tre punti fondamentali. Primo, la tempesta citochimica, che è quella che produce questa complicanza, viene spenta dal cortisone. Questo lo sanno tutti i colleghi. E abbiamo già il primo rimedio”, chiosa.

Secondo il medico, il Covid “ha delle forti connotazioni di tipo autoimmune. E contro l’autoimmunità abbiamo ad esempio i derivati della china, come l’idrossiclorochina e la vitamina D3”, spiega scendendo in particolari tecnici poco comprensibili al pubblico. La terza possibile terapia anti Covid, sempre secondo la teoria del professore, sarebbe a base di eparina che “non è soltanto utile contro le trombo embolie, ma si è scoperto che ha anche una azione anti virale contro questo virus”.

Citro della Riva prosegue nella sua ‘lezione’ di medicina. Ma viene interrotto dal conduttore. “Vado al dunque altrimenti io stesso non capisco un tubo”, interviene Del Debbio. Ma il suo ospite tiene il punto: “Io ritengo non indispensabile il vaccino”. A questo punto, però, Pregliasco perde definitivamente la pazienza. “Sta dicendo delle cose mostruose. Perché davvero non si possono ascoltare”, sbotta il virologo. Secondo lui le medicine appena citate dal collega “non sono confermate come utili” contro il Covid. Ad eccezione, in parte, del cortisone. Sull’eparina, poi, “l’aspetto esoterico di questa cosa non ha nessuna base scientifica. Meglio prevenire la malattia e il vaccino funziona”, conclude.

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