Fabrizio Pregliasco si candida in politica. Dopo Pier Luigi Lopalco, diventato assessore alla Salute della Regione Puglia, e Andrea Crisanti, oggi senatore del Pd, un altro virologo decide di scendere in campo. Si tratta di Fabrizio Pregliasco. Con una lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera, il medico protagonista di centinaia di accesissimi scontri tv contro i no vax, annuncia la sua candidatura a consigliere regionale in Lombardia con una lista civica collegata al candidato di centrosinistra Pierfrancesco Majorino.
“Mi è stato chiesto di farmi avanti da diverse realtà del Terzo settore, vista la mia esperienza ultra decennale in Anpas (Associazione nazionale pubbliche assistenze), prima come volontario poi come presidente. – spiega Pregliasco al Corriere – E poi certo, ho parlato a lungo con Pierfrancesco Majorino. Ci ho pensato su un po’ di tempo e alla fine ho deciso: mi candido a consigliere regionale della Lombardia nella lista civica con il candidato presidente del centrosinistra”.
Poi Fabrizio Pregliasco conferma di aver “sempre votato il centrosinistra. I Cinquestelle non li ho votati. Sempre centrosinistra. Mai il centrodestra, anche se un po’ ce l’ho in casa visto che la mia compagna (Carolina Pellegrini, ndr) è stata per un periodo assessore con Formigoni in Regione Lombardia”, ricorda il virologo che aggiunge di sperare che la compagna l’abbia presa bene: “Diciamo che conosceva benissimo la mia adesione individuale al fronte progressista. Non so se voterà per me, lo spero”.
“La risposta della sanità lombarda alla pandemia è stata buona soprattutto grazie al sistema ospedaliero. C’è da cambiare molto, però, partendo dal buono che c’è. – prosegue Fabrizio Pregliasco – Le persone che fanno parte del personale sanitario, a cominciare dagli infermieri e dagli operatori socio-sanitari, sono stati considerati eroi. Ma, tolte le parole, la loro condizione lavorativa non è cambiata in meglio, anzi. C’è da costruire un intero sistema sanitario, c’è tantissimo da fare”.
“Moratti non rappresenta una scelta di discontinuità, Fontana è la continuità vera e propria. – il virologo attacca i suoi avversari politici – Ci sono delle direttrici chiare su cui bisogna lavorare: liste di attesa troppo lunghe, più attenzione ai disabili e anche ai meno abbienti, che spesso rimangono ai margini del sistema pubblico. Mi sono candidato non solo per portare la mia esperienza da medico e di scienziato; ma anche per il mio approccio, diciamo così, di volontario che ha provato a sempre a stare vicino alle urgenze della disabilità. Il governo Meloni ha preso provvedimenti improntati a un liberi tutti forse eccessivo, che sembrano dettati da una certa attenzione al mondo no- vax. Ha potuto prenderli, e questa finora è stata la fortuna sua e di tutti, grazie ai progressi che sono stati fatti soprattutto con la vaccinazione”, conclude Fabrizio Pregliasco.
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