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FaceApp, l’applicazione che invecchia i volti che sta spopolando sul web. Ecco come funziona e perché compromette la nostra privacy

Chiunque si sia connesso a Internet negli ultimi giorni avrà notato una strana diffusione di immagini di anziani: migliaia di foto di persone che magari conosciamo anche, modificate in modo da far sembrare il soggetto più anziano o più giovane, con i capelli di un colore diverso o con un pizzetto originale. Ebbene il merito di queste incredibili modifiche è di FaceApp, una nuova applicazione che consente a chi la usa di applicare dei filtri estremamente credibili ai selfie caricati, grazie a potenti algoritmi. Grazie ad una challenge diventata virale su Instagram, Facebook e Twitter, FaceApp sta appunto spopolando sul web. La sua funzione più apprezzata è quella di riuscire ad invecchiare il soggetto di una foto in maniera molto simile alla realtà.

Come funziona FaceApp
La nuova applicazione è stata rilasciata nel gennaio 2017 dalla Wireless Lab, una società russa fondata da Yaroslav Goncharov, ed è oggi disponibile sia per Android che per iOS. Come anticipato in precedenza, FaceApp permette di modificare il proprio volto rendendolo più giovane o più anziano, ma si può cambiare anche il taglio di capelli, il trucco o anche scegliere come sistemare la barba. Si può addirittura vedere la propria versione di sé nel sesso opposto al proprio. Molti effetti però sono a pagamento: le tariffe sono di 3,99 euro per un mese, 19,99 euro per un anno e 43,99 euro per sempre. Il filtro più virale in questi giorni, anche grazie a diverse celebrità, è proprio quello relativo all’età.
Attenzione alla privacy
Una delle principali polemiche che sta sollevando negli ultimi giorni questa nuova divertente applicazione riguarda il tema della privacy: il problema nasce dal fatto che, a differenza di molti software che hanno scopi analoghi, FaceApp lavora l’immagine in cloud, o meglio, sul server dell’azienda sviluppatrice, che è originaria di San Pietroburgo. Dunque, ogni volta che un viso viene processato, l’immagine potrebbe essere conservata dai server della società. Al momento questa applicazione non risulta coinvolta in scandali informatici riguardo l’utilizzo dei dati personali. Ma è sempre una dinamica da tenere a mente quando si sceglie di scaricarla e utilizzarla. Per questa ragione prima di scaricare un’applicazione, soprattutto quando non si tratta di qualcosa di essenziale, è sempre meglio controllare il foglio della Privacy.Come invecchiare con FaceApp
Una volta scaricata l’applicazione e scattato un selfie, si può elaborare subito la propria immagine in pochi secondi. Basta selezionare il pacchetto Età, scegliere il filtro Anziano e vedere il risultato. Per chi invece vuole tornare un po’ indietro nel tempo può anche selezionare il filtro Giovane. Per mettere alla prova l’applicazione poi si può provare a processare di nuovo la foto già elaborata: inserire una seconda volta il filtro Anziano su una foto in cui siamo già invecchiati oppure vedere come l’app è in grado di riportarci indietro dopo averci fatto invecchiare.

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