Workplace by Facebook, ovvero Facebook per aziende. È stata presentata nei giorni scorsi la piattaforma social per aziende con la quale il colosso di Menlo Park ha deciso di aggredire la nicchia di mercato dei social per il lavoro, in cui già sgomitano LinkedIn e Slack. Si tratta di uno spazio virtuale, con le stesse funzionalità di Facebook e, in più, altri strumenti che promettono di rendere il lavoro più produttivo, più creativo, più smart. Il tutto, ovviamente, attraverso la condivisione e la socializzazione dei contenuti.
Facebook per le aziende, dunque, funzionerà proprio come Facebook e la facilità con cui gli utenti utilizzano il social in blu è uno dei principali vantaggi a cui punta Workplace. Il “posto di lavoro” è pensato prevalentemente per il mobile e per mettere in contatto chi, in azienda, lavora dietro la scrivania e chi invece non utilizza, o non può utilizzare, i tradizionali strumenti da ufficio: gli agenti di commercio, che viaggiano spesso, chi lavora in nave, e viaggia a lungo, chi lavora in officina o dietro il bancone di un bar e magari non ha tempo, e modo, di sedersi davanti al computer. Workplace, inizialmente battezzato Facebook at work, è stato messo a punto dopo una lunga fase di sperimentazione, attraverso la collaborazione di grosse aziende in diverse nazioni in tutto il mondo.
Workplace sarà il primo servizio di Facebook a pagamento. Per la politica dei prezzi, l’azienda di Zuckerberg ha scelto di premiare le imprese con molti dipendenti ma facendo pagare solo ciò che effettivamente si usa: più utenti attivi avrà l’azienda, tanto meno pagherà per ognuno. Grande attenzione, naturalmente, per la privacy dei contenuti, un po’ meno per la sovraesposizione da social degli utenti. Nella logica dell’always on, l’utente/lavoratore potrebbe avere l’impressione, fra casa e ufficio, di non uscire mai dall’ambiente Facebook.