Continua la lotta di Facebook alle pagine che facilitano la diffusione di contenuti violenti in rete. Nel mirino del social, l’estrema destra: dopo Casapound e Forza Nuova, il colosso virtuale ha deciso di rimuovere anche le pagine del Blocco Studentesco, l’associazione studentesca italiana di stampo neofascista. “Nel recente periodo – accusano i diretti interessati – la maggior parte delle pagine social del movimento, compresi molti profili e account privati, sono stati chiusi senza alcuna giustificazione o straccio di informazione”.
“Più di cento pagine locali con centinaia di migliaia di follower hanno chiuso i battenti di punto in bianco” denunciano ancora i membri dell’organizzazione studentesca neofascista. “È una vera e propria offensiva ad un movimento politico che da anni rappresenta liberamente gli studenti italiani all’interno delle scuole e che nell’ultimo anno si è confermato come primo movimento per numero di voti all’interno degli istituti della penisola”.
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“La democrazia in Italia – si legge ancora – (se mai è esistita) è morta ufficialmente sotto i colpi di una multinazionale straniera. Il Blocco Studentesco vuole rispondere con un messaggio chiaro: la nostra libertà non sarà decisa da qualche nano nascosto dietro ad un computer e nemmeno da un governo fantoccio di interessi stranieri e nemico della Nazione”.
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“La libertà, quella vera, si conquista per strada. È lì che ci troveranno e vi promettiamo che dovranno sputare il sangue per metterci a tacere” chiosa infine il Blocco studentesco. E, in segno di protesta contro Facebook, i militanti dell’organizzazione neofascista hanno esposto in diverse città italiane degli striscioni con scritto “Vaffanculo Facebook, sapete dove trovarci”.
L’ultima, disperata lettera di Cucchi: “Non sto bene. Puoi fare qualcosa per me?”