
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha emesso un allarme globale di sanità pubblica dopo la scoperta di un lotto di Oxycontin 80 mg contraffatto, identificato nel mercato europeo. Questo farmaco, che simula un prodotto ufficiale destinato al mercato polacco, è stato rintracciato nel mercato illegale in Svizzera e segnalato a febbraio 2025 dalla casa produttrice Mundipharma.

Un’indagine condotta dal Drug Information Centre (DIZ) situato a Zurigo ha scoperto che queste compresse non contengono ossicodone cloridrato, bensì un oppioide sintetico appartenente alla famiglia dei derivati del nitazene come il metonitazene, isotonitazene e fluonitazene. Tali sostanze, caratterizzate da una forte azione, presentano un elevato rischio di abuso e overdose, essendo notevolmente più potenti rispetto all’ossicodone.
Come individuare il farmaco contraffatto
L’OMS ha fornito alcune linee guida per individuare l’Oxycontin falsificato: sulle confezioni contraffatte, il numero di lotto e la data di scadenza si trovano rispettivamente sulla sinistra e destra della parte anteriore del blister, mentre la versione originale prevede queste informazioni sul retro con posizionamento opposto.
Pesanti rischi per la salute pubblica
L’uso di questo farmaco contraffatto può causare effetti avversi, come difficoltà respiratorie, abbassamento della pressione sanguigna, coma e persino morte, specialmente se assunto assieme ad alcolici o benzodiazepine. I derivati del nitazene sono stati associati a casi di morti accidentali per avvelenamento in vari paesi europei.
I soggetti più a rischio includono le persone con disturbi legati al consumo di droghe, che potrebbero erroneamente considerare sicura la versione falsificata. Casi di questo tipo sono stati segnalati in Polonia, Svizzera, Svezia, e Irlanda.
L’appello dell’OMS a professionisti e autorità sanitarie
L’OMS propone ai professionisti sanitari di segnalare episodi di effetti collaterali, inefficacia del farmaco o sospetti di contraffazione alle agenzie di regolamentazione locali. In caso di overdose, va considerata l’eventualità di intossicazione da nitazene.
L’agenzia esorta inoltre le istituzioni sanitarie a intensificare la vigilanza sulle forniture e a promuovere una cooperazione internazionale per combattere la circolazione di farmaci potenzialmente letali.