Siamo arrivati davvero alla follia. Un farmacista negazionista – e per non farci mancare nulla anche terrapiattista – ha distrutto 500 dosi del vaccino di Moderna perché convinto che “il Covid sia solo un’invenzione dei poteri forti per manipolare il Dna delle persone”. L’uomo, Steven Brandenburg di 46 anni, originario del Wisconsis, si è dichiarato colpevole di aver cercato di danneggiare intenzionalmente centinaia di dosi del vaccino prodotto dalla Moderna per combattere il coronavirus, con l’obiettivo di renderlo inefficace, come fa sapere il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti. Un gesto ancor più grave in questa fase cruciale della campagna vaccinale, con le case farmaceutiche che faticano a produrre sieri a sufficienza per soddisfare le richieste di tutti i Paesi.
Ricostruisce Il Fatto Quotidiano: “Brandenburg è accusato di due capi di imputazione, ovvero di aver tentato di manomettere i prodotti e di sconsiderato disprezzo per il fatto che un’altra persona possa essere messa in pericolo di morte: interrogato dall’Fbi, il farmacista ha confessato tuto, spiegando di credere alle “teorie del complotto” e di essere scettico sui vaccini in generale, ma in particolare su quello anti-Covid di Moderna e Pfizer perché funzionano tramite l’MRNA. Una teoria in voga tra i complottisti di tutto il mondo, che danno seguito a ipotesi frutto di immaginazione senza verificarle né documentarsi con gli studi scientifici che attestano l’efficacia del vaccino. Brandenburg ha quindi patteggiato dichiarandosi colpevole delle accuse, ciascuna delle quali prevede una pena massima di dieci anni di carcere”.
Come si legge sul sito Bufale.net, l‘Fbi ha reso noto cheil farmacista in questione è un negazionista del Covid, convinto che il virus sia un’invenzione dei poteri forti per manipolare il codice genetico delle persone tramite il vaccino. “Sui suoi dispositivi, tra cui il computer portatile, sarebbero poi state trovate numerose ricerche sia sui vaccini, sia sul sistema di tracciamento della temperatura usato nelle scatole di contenimento. Nei fatti, a fine dicembre ha tolto intenzionalmente da un frigorifero dell’Aurora Medical Center di Grafton, Wisconsin, due scatole di dosi di vaccino anti Covid-19 durante due turni notturni consecutivi, per rovinare l’efficacia del prodotto”.
Il farmacista ha quindi lasciato i vaccini fuori dal frigorifero per diverse ore prima di riporli al suo interno in modo che potessero essere somministrati dalla clinica il giorno successivo, si legge nel comunicato. Il Dipartimento di Giustizia ha spiegato che 57 persone hanno ricevuto la vaccinazione da quel lotto prima che fosse scoperta la manomissione.
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