Sempre Fabio Fazio, ancora Fabio Fazio. Contestato, criticato, a rischio sostituzione. E poi, solitamente, confermato. Ancora una volta il presentatore è finito sotto attacco, un po’ come quando nel 2017 scoppiò un caso per il presunto, esorbitante costo delle puntate di Che Tempo Che Fa, trasmissione Rai di cui è ormai volto storico. Insinuazioni poi smentite, tra l’altro. Ma l’aria non è cambiata. Anzi, è anche peggiorata.
La risposta di Fazio è arrivata puntuale: “Gentile Sig. Ministro Di Maio, colgo al volo il suo auspicio al buon senso e Le do tutta la mia sincera disponibilità sin d’ora a parlare di televisione, di costi e naturalmente di ricavi, di opportunità, di compensi e guadagni e di ogni aspetto che riguarda la produzione dei programmi, delle produzioni esterne e del mio lavoro. E soprattutto a parlare di prodotto e di contenuto”.Il piano, scrive Dagospia, è allontanare Fazio per sostituirlo con Massimo Giletti. Il tutto mentre si perfeziona il valzer delle poltrone alla vicedirezione dei tg, con un’infornata connotata soprattutto Lega e FI e che ha fatto segnare un aumento dei ranghi: trenta i nominati contro i venticinque del 2016.
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