Vai al contenuto

Ferdinando Carretta, il “mostro di Parma”, trovato morto a Forlì

Ferdinando Carretta Morto Parma

È deceduto a Forlì Ferdinando Carretta, noto per il tragico sterminio della sua famiglia avvenuto a Parma nel 1989. All’età di 27 anni, Carretta uccise il padre, la madre e il fratello. Rintracciato a Londra nove anni più tardi, confessò i suoi crimini davanti alle telecamere della trasmissione televisiva “Chi l’ha visto?”.

Carretta, 61 anni, è stato rinvenuto senza vita all’interno della casa che aveva comprato grazie all’eredità familiare. Da tempo lavorava per una cooperativa sociale e sembra soffrisse di una malattia da tempo. Rientrò in società nel 2015, dopo un periodo trascorso in ospedale psichiatrico giudiziario e in una comunità di Forlì. Un vicino di casa, allarmato per non averlo visto da giorni, ha chiamato i soccorsi. Al loro arrivo, i vigili del fuoco hanno scoperto il corpo senza vita di Carretta.

Il 4 agosto 1989 la famiglia Carretta – il padre Giuseppe, la madre Marta Chezzi e il fratello Nicola – fu sterminata con una pistola. I corpi, nascosti in una discarica di Trecasali, non sono mai stati ritrovati. Ferdinando Carretta falsificò le firme del padre e del fratello su degli assegni, appropriandosi di grosse somme di denaro e abbandonando il camper familiare in una strada di Milano. Per molto tempo, i parenti credevano che la famiglia fosse in vacanza, mentre Carretta si trasferiva nel Regno Unito, dove condusse una vita anonima.

Il camper fu scoperto nel novembre 1989, grazie ad una segnalazione a “Chi l’ha visto?” da parte di uno spettatore che lo aveva notato parcheggiato a lungo in una strada di Milano. Grazie alla stessa trasmissione, si venne a conoscenza della verità sulla famiglia Carretta: non era scappata ai Caraibi come si pensava, ma era stata uccisa da Ferdinando, che confessò il suo crimine a Giuseppe Rinaldi, inviato del programma, nove anni dopo il triplice omicidio.

Un semplice controllo di polizia nel 1998, in Inghilterra, portò alla scoperta dell’identità di Carretta. Un agente riconobbe il suo nome e lo segnalò alla Scotland Yard. Dopo la trasmissione di “Chi l’ha visto?”, Carretta fu arrestato e rimpatriato in Italia. Qui confermò la sua confessione davanti al magistrato. Nel 1999 fu condannato per triplice omicidio, ma ritenuto incapace di intendere e volere al momento del delitto. Fu quindi ricoverato nell’Ospedale psichiatrico giudiziario di Castiglione delle Stiviere. Ottenne la semilibertà nel 2004.

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure