Buone notizie per i 6.000 lavoratori italiani della Ferrero, l’azienda dolciaria di Alba, che avranno con il nuovo contratto integrativo un premio variabile di 9.210 euro nei prossimi quattro anni. “Abbiamo sottoscritto un accordo che offre ai circa 6mila lavoratori della Ferrero Italia, oltre a un buon aumento del salario variabile, anche la necessaria stabilita’ e continuità occupazionale. L’integrativo contiene, infatti, all’interno del capitolo investimenti area industriale, le iniziative imprenditoriali e gli investimenti che l’azienda intraprenderà nel quadriennio, anche per mantenere stabile l’occupazione del gruppo nei siti italiani”.
Lo affermano Attilio Cornelli, Mauro Macchiesi e Guido Majrone, segretari nazionali di Fai, Flai e Uila, annunciando il rinnovo dell’accordo di gruppo Ferrero, scaduto il 30 giugno 2018, In percentuale, l’aumento è del 14%. Che i lavoratori dell’azienda dolciaria Ferrero amassero i propri datori di lavoro lo si poteva già intuire ai funerali del “padre della Nutella” Michele, quando tutta Alba si fermò e 5mila persone parteciparono alle esequie. Quella riconoscenza sarà rinnovata dalla decisione aziendale di concedere ai 6mila lavoratori italiani un nuovo premio variabile di 9.210 euro.
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L’intesa prevede anche molte novità familiari
Se i nuovi accordi dovessero effettivamente entrare in vigore, molte saranno le novità in ambito welfare. Il lavoro agile, cioè la possibilità di lavorare da casa un giorno a settimana sarà esteso a un maggiore numero di lavoratori in tutti i siti italiani. Le mezze giornate di permesso per visite pediatriche dei figli fino a 14 anni salgono a quattro mentre a chi diventa papà vengono concessi due giorni di permesso in più rispetto a quanto stabilisce la normativa. Inoltre chi dovrà assistere i genitori o il coniuge gravemente infermi potrà beneficiare, documentando adeguatamente il proprio stato di necessità, di ulteriori due mezze giornate di permesso. Fino al quarto anno di vita dei figli, infine, i genitori che rientreranno al lavoro da forme di astensione obbligatoria potranno inoltre beneficiare di forme di part-time. Le rappresentanze dei lavoratori hanno espresso grande soddisfazione per l’accordo, soprattutto per quanto riguarda la scelta della Ferrero confermare l’Italia come paese centrale e di grande importanza per il futuro.
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“Oltre a un buon aumento del salario variabile, l’accordo dà la necessaria stabilità e continuità occupazionale. L’integrativo contiene, infatti, le iniziative imprenditoriali e gli investimenti che l’azienda intraprenderà nel quadriennio, anche per mantenere stabile l’occupazione nei siti italiani”, spiegano Attilio Cornelli, Mauro Macchiesi e Guido Majrone. I lavoratori avranno diritto a un premio, legato al raggiungimento degli obiettivi, di 9.210 euro nei prossimi quattro anni (2.220 nel 2019 e 2020, 2.320 nel 2021, 2.450 nel 2022).
Un’altro punto che ha soddisfatto i rappresentanti dei lavoratori riguarda gli investimenti industriali. Nonostante la crescita di Ferrero all’estero, con l’acquisizione di marchi e stabilimenti, l’azienda vuole ribadire la centralità dell’Italia. Sono previsti investimenti nelle attività di Ricerca e sviluppo, nuove linee produttive e l’aggiornamento degli impianti attuali. Insomma buone (e dolci) notizie per i 6mila lavoratori italiani della Ferrero.
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