Fiducia nei leader, ieri UrbanPost ha anticipato i risultati di un sondaggio realizzato dall’Istituto Piepoli a metà ottobre sul gradimento degli italiani per i leader politici. Ne emerge un quadro in forte evoluzione, ma i vertici della classifica restano immutati: a godere della maggiore fiducia degli italiani sono il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il premier Mario Draghi.
Il dato più significativo del sondaggio Piepoli sul gradimento per i leader politici è però un altro. Il crollo verticale di Matteo Salvini, che sprofonda a metà classifica. Un’umiliazione per il segretario della Lega, raggiunto pure dall’outsider Gianluigi Paragone. Evidentemente la strategia dei “due forni”, la Lega di governo e di opposizione, oltre a irritare gli elettori leghisti non convince buona parte degli italiani. Solo il 26% del campione esprime fiducia nei confronti di Salvini, al pari appunto di Paragone e del mai molto amato Luigi Di Maio.
Quello di Gianluigi Paragone non è un exploit, ma la conferma che dietro ai malumori delle piazze per il Green pass e le politiche del governo, c’è una larga fetta di italiani alla ricerca di un leader di opposizione. Che possa esserlo il giornalista e senatore ex 5 Stelle, oggi nel gruppo misto, non è ancora chiaro. E’ chiaro però – lo mette nero su bianco l’Istituto Piepoli – che Paragone guadagna 5 punti di consenso in un mese e oltre a raggiungere Salvini incalza anche Giorgia Meloni, unica leader politico di un partito “formalmente” all’opposizione, distante ora solo 6 punti. Insomma, una parte di quelle piazze pare aver incoronato il suo leader.
Giorgia Meloni è staccata di tre punti dal segretario Dem Letta e di ben venti dal neo-leader M5S Giuseppe Conte. Proprio l’ex premier è il leader politico senza incarichi istituzionali più apprezzato dagli italiani: l’avvocato del popolo gode senza dubbio ancora della popolarità guadagnata a Palazzo Chigi, ma resta su livelli di gradimento elevati.
Infine, il sondaggio rileva quel che qui sappiamo da tempo. Anche a destra anche in fatto di leader sta per aprirsi una stagione molto diversa, in cui i sovranisti avranno sempre più vita difficile. La conferma viene dal gradimento misurato dal sondaggio Piepoli per Carlo Calenda. Il fondatore di Azione, fresco del successo ottenuto al primo turno delle Comunali a Roma dove ha sorpassato la sindaca uscente Virginia Raggi e non è arrivato molto distante dal candidato del centrodestra Michetti, viene apprezzato dal 26% degli italiani. Lo stesso risultato di Salvini, pur avendo una visibilità mediatica infinitamente inferiore a quella garantita al leader leghista. Molto più di un segnale fugace, se considerato insieme all’exploit di Paragone di cui abbiamo già detto.