Gli ultimi istanti di vita in diretta Facebook
Un critico d’arte di Rimini, Andrea Speziali, filma la morte di un ragazzo di 24 anni e manda tutto il “reportage” in diretta Facebook su una delle pagine che riguardano la città.
Il fatto è accaduto pochi giorni fa di notte, tra sabato e domenica in una strada della città, Via Veneto, dove il 24enne, Simone Ugolini, era a terra dopo essersi schiantato con lo scooter contro un albero.
Il critico d’arte è arrivato dopo i soccorsi e ha cominciato a filmare tutto nei dettagli, corredando il video di richieste d’aiuto a chi stava seguendo il post.
Tra le frasi riportate dallo stesso Speziali c’è quella dove “spera che si salvi”, ma si evince che non ha prestato nessun aiuto al ragazzo che si trovava sull’asfalto, evidentemente sanguinante.
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Rammarico e insulti su Facebook
Il post, mentre lui filma la morte, arricchito con altre foto dell’incidente, è apparso su una pagina cittadina, dove i riminesi si sono trovati davanti le raccapriccianti immagini. Andrea Speziali si è candidato alle elezioni comunali nelle file del Patto Civico e, mentre trasmetteva il video, invitava gli spettatori a chiamare i soccorsi.
É evidente che non si è reso conto dell’errore incredibile di filmare, ma non preoccuparsi della gravità della situazione e soprattutto di quella delle condizioni del ragazzo in fin di vita.
Un errore imperdonabile che lo ha visto protagonista di una montagna di insulti sul social network.
Solo dopo aver postato tutto Speziali si è scusato per non aver verificato prima di postare sia le immagini che il video. Afferma anche di essere arrivato dopo i soccorsi e che avrebbe filmato tutto solo per condividere gli altri utenti il suo dolore.
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Le reazioni sui social
Andrea Speziali che filma la morte di un ragazzo senza prestargli soccorso è stato bannato dalla pagina cittadina di Rimini e anche i suoi post del video e delle foto sono stati rimossi.
L’amministratrice della pagina, Barbara Forbicini, ha commentato l’accaduto etichettando quanto successo come un “fatto gravissimo”, temendo che potesse postare lo stesso materiale anche su altre pagine condivise.
L’amministratrice ha anche sottolineato come l’averlo bannato è un atto dovuto, auspicando le sue scuse e un esame di coscienza su quanto accaduto. La Forbicini ha continuato definendo il post agghiacciante e terribile, chiedendosi, come molti altri, se avesse potuto prestargli soccorso e salvarlo, o quanto meno consolarlo in un momento così tragico. Molti internauti hanno sottolineato l’alienazione “disumana” ormai diffusa, legata alla smania di fare video o foto piuttosto che agire, in tal caso prestando soccorso al ragazzo.
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Le conseguenze giudiziarie
La Polstrada ha sequestrato tutto il materiale video e fotografico postato sui social da Speziali, riguardo al quale ha anche raccolto la testimonianza di un tassista presente al momento dell’accaduto.
Il procuratore di Rimini, Paolo Giovagnoli, ha provveduto ad aprire un fascicolo contro ignoti per la pubblicazione di immagini oscene. L’oscenità è riferita alla crudezza di chi filma la morte non disdegnando particolari come il sangue.
L’ipotesi di reato fa capo all’articolo 528 del Codice Penale, secondo cui è vietato pubblicare immagini raccapriccianti e che impressionano, provocando sconcerto o diffamazione.
Speziali non è stato il primo ad arrivare sul luogo dell’incidente, ma gli inquirenti intendono andare a fondo dell’accaduto e procedere, dopo gli accertamenti, all’eventuale accusa di omissione di soccorso. Questa sarà possibile confrontando gli orari della pubblicazione, la telefonata ai soccorsi e le immagini del video.