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Firenze, la piccola Kata è stata avvistata: l’appello dei famigliari

La piccola Kata avvistata a Firenze. Il nonno si rivolge alla trasmissione Mediaset, “Quarto Grado”. La bambina di 5 anni è scomparsa lo scorso 10 giugno. Avvistata cinque giorni dopo su autobus, con vestiti diversi da quelli che le aveva messo la madre. Intanto, le indagini proseguono senza svolte. Gli inquirenti impegnati a processare migliaia di campioni di dna. E a setacciare ore e ore di videocamere di sicurezza presenti in città. “Chi sa, parli”, l’appello della comunità peruviana fiorentina. Le dichiarazioni degli investigatori e dei famigliari della piccola.
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La piccola Kataleya al centro, la madre Katherine a sinistra, le perquisizioni nell’ex hotel Astor a destra

Avvistamento di Kata a Firenze, “Chi sa parli”

Ecco le parole del nonno, dal Perù, sul presunto avvistamento di Kata a Firenze. “L’ultima informazione che ho è che hanno visto Kata salire su un autobus insieme a una coppia. La mia nipotina non era vestita nello stesso modo in cui l’aveva vestita sua madre”, ha rivelato l’uomo alle telecamere di 24 Horas. Ha poi chiesto aiuto alla presidente Dina Boluarte dicendo: “Sono disperato e spero di raggiungere mia figlia per starle vicino”. L’avvistamento risalirebbe al 15 giugno. La testimonianza del nonno è stata riportata anche dalla trasmissione Mediaset, “Quarto grado”.

Dall’interno della comunità peruviana a Firenze, l’appello. “Chi sa deve parlare, i bambini non possono sparire”. Nel frattempo, si è tenuto un altro corteo in città e il pm Luca Tescaroli, intervistato da Rai Uno, ha dichiarato: “Chiedo a tutti di agire in modo responsabile, invitando i familiari a mantenere la massima riservatezza e impegnando la comunità a riferire esclusivamente a questo ufficio per il bene prioritario della piccola bimba scomparsa”.

Le parole del pm sono supportate anche da Katherine Alvarez, madre della piccola Kata. “Mi rivolgo a chiunque abbia preso mia figlia, anche per errore: liberate Kata o fateci sapere se è ancora viva”. Questa vicenda richiede l’unione di molte forze. Gli avvocati Filippo Zanasi e Sharon Matteoni, rappresentanti legali della famiglia di Kata, hanno dichiarato: “Abbiamo garantito agli inquirenti che comunicheremo immediatamente qualsiasi informazione che riceveremo. È stato un incontro produttivo e abbiamo confermato che le indagini dei carabinieri, coordinate dal procuratore aggiunto Luca Tescaroli e dai pm Christine von Borries e Giuseppe Ledda, stanno procedendo incessantemente con il massimo impegno”.

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