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Firenze, insulti razzisti a un bambino di 11 anni perché nero. Lui scoppia in lacrime

Ennesimo episodio di razzismo. Stavolta è successo a Firenze. Nonostante tutti gli sforzi per ribadire ogni giorno che un’altra Italia esiste e che la deriva razzista alimentata dal clima politico, e soprattutto dal ministro dell’Interno Matteo Salvini, può e deve essere fermata, ogni giorno ci ritroviamo a dover raccontare di fatti miserabili che riguardano violenze e discriminazioni a stampo razziale.

In gita con la sua classe a Firenze, in piazza della Signoria, un bambino francese di 11 anni è stato offeso da un uomo che l’ha preso di mira per il colore della pelle.

L’ha chiamato ‘Obama’ – come se fosse un insulto – e poi gli ha mostrato il dito medio prima di allontanarsi. Il bambino, con un gruppo di compagni, si era allontanato dagli insegnanti per mangiare un gelato vicino a Palazzo Vecchio, quando è stato avvicinato dall’uomo che poi si è allontanato lasciandolo in lacrime.

I compagni di scuola, anche con la collaborazione di un artigiano fiorentino che aveva assistito alla scena, si sono rivolti ai carabinieri che poco dopo hanno rintracciato l’uomo davanti a un bar con un bicchiere di vino in mano.

I militari gli hanno intimato di evitare comportamenti analoghi per poi cercare di rassicurare i bambini. “Certi comportamenti sono intollerabili”, è il commento dell’assessore comunale Federico Gianassi al quotidiano La Nazione, che per primo ha riportato la notizia.

“Ci auguriamo che i nostri piccoli amici possano tornare nella nostra città. Noi saremo pronti ad accoglierli e ad ospitarli”.

 

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