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Fiumicino, il racconto del bambino vittima di tentato rapimento: “Voleva portarmi nella sua auto rossa”

È mistero fitto a Fiumicino e c’è molta paura tra i residenti dopo il tentato rapimento di un bambino di nove anni, avvenuto nella mattinata di sabato 22 aprile. Le forze dell’ordine stanno proseguendo senza sosta nelle ricerche del presunto colpevole, indicato proprio dal piccolo come un uomo sui 50 anni. Ma sono anche le altre parole pronunciate dal giovane protagonista di questa inquietante vicenda ad risultare probabilmente molto di aiuto agli inquirenti.
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Tentato rapimento a Fiumicino, il racconto del bambino

Il bambino vittima del tentato rapimento a Fiumicino racconta agli inquirenti quei terribili momenti. Il piccolo ricorda che stava giocando a pallone nel giardino della sua abitazione, quando è stato avvicinato da un uomo che avrebbe tentato di portarlo via con sé. “Mi voleva portare dentro la sua macchina, tipo una Citroen rossa. Urlavo, lui non parlava e gli ho dato un calcio proprio lì sotto”, racconta il ragazzino ancora scosso al quotidiano Repubblica.
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Secondo il bambino di Fiumicino, vittima del tentato rapimento, lo sconosciuto sarebbe comparso dietro le sue spalle dal nulla e lo avrebbe afferrato per un braccio tentando di trascinarlo nella sua auto che era parcheggiata dall’altro lato di via Arsia, una strada di Isola Sacra, frazione di Fiumicino, dove il giovane protagonista di questa vicenda abita con la sua famiglia. “Mi ha attirato con una scusa”, spiega aggiungendo di aver provato subito a divincolarsi una volta compreso il possibile pericolo. Dopo il calcio sferrato al suo aggressore, sarebbe corso subito dalla mamma per raccontarle tutto.

In attesa che la polizia verifichi il suo racconto, si sta diffondendo il panico e la preoccupazione tra i residenti della zona. “Mia mamma è preoccupatissima, papà nervoso. – si lamenta il fratello della vittima del tentato rapimento – Ci chiediamo cosa stia accadendo e siamo spaventati, qui da noi non è mai successo nulla. Mamma, poi, non ha più sentito i palleggi, si è insospettita. Ha iniziato a chiamarlo. Sono passati circa venti minuti, lei ha iniziato a urlare. È uscita in strada”. Gli abitanti di Fiumicino chiedono intanto che “sia diffuso l’identikit della persona che ha tentato il rapimento. Ci vogliono più controlli anche davanti alle scuole”.
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