McDonald’s fatica ad assumere in Italia per colpa… del Movimento Cinque Stelle. Una tesi bizzarra ma non troppo, sostenuta dal Giornale che parla di un annuncio della celebre catena di fast food che cercava personale “predisposto al lavoro in team e al contatto con il cliente”. Niente di troppo difficile, verrebbe da pensare. Eppure durante la tappa milanese del Job Tour per trovare nuovi addetti, le ricerche si sono rivelate un flop: soltanto 400 i candidati che si sono presentati, a fronte di aspettative ben più alte.
Secondo la testata, l’affluenza di molto inferiore rispetto ad altre selezioni del passato deriverebbe dal reddito di cittadinanza in arrivo: le remunerazioni offerte da Mc Donald’s sono infatti inferiori ai 780 euro promessi dal governo gialloverde, e così in molti hanno preferito declinare l’invito e non presentarsi. Passando la selezione, infatti, il primo incarico è part-time per 24 ore alla settimana, per un totale netto di 400-500 euro al mese.
Da questo primo step si può passare al full time: 40 ore alla settimana per 1.100 euro netti al mese. Ma ci vuole disponibilità al lavoro flessibile. La catena di fast food è infatti famosa per rimanere praticamente sempre aperta, un posto dove si mangia in poco tempo ma in qualsiasi momento. La sera i clienti arrivano fino a mezzanotte, al mattino dalle 6.30 è già il momento di servire le prime colazioni. Il tutto anche di sabato e di domenica.
“Ci sono i turni, gli straordinari pagati, c’è tredicesima e liquidazione oltre a un posto a tempo indeterminato che permette di accedere a prestiti e mutui ma certo siamo lontani dalla ‘tranquillità’ prospettata dai 780 euro, dove puoi lavorare ‘in nero’ e dire ‘no’ per ben tre volte, se il lavoro non piace. Sempre ammesso che venga trovato dai centri per l’impiego”.
Dal fast food al divano di casa: McDonald’s consegna a domicilio