Il mito della musica italiana, Gino Paoli, attacca gli ultimi divieti: “Fondo il partito dei tabagisti”. Paoli si riferisce alle strette antifumo previste a breve dal Ministero della Salute. Secondo gli ultimi provvedimenti, sarà presto vietato fumare qualsiasi tipo di sigaretta, anche quelle elettroniche, all’aperto nei bar, ristoranti, parchi e fermate dei mezzi pubblici. Ecco cos’ha detto Gino nazionale.
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“Fondo il partito dei tabagisti, il tabacco è una necessità”, Gino Paoli non le manda a dire
In un’intervista alla Stampa, Gino Paoli diffonde il suo verbo. “Fonderò un partito e visto che in Italia ci sono 12 milioni di fumatori vincerei anche bene. Poi cercherei di evitare imposizioni sul dove e quando fumare. Le leggi scattano quando manca l’educazione. Un tempo, specie fra altre persone, si chiedeva il permesso. ‘Scusate, do fastidio?’ Se la risposta era no, mica ti mettevi a farti gli affari tuoi nella carrozza di un treno”.
L’autore che ha fatto la storia della musica pop italiana, ha poi aggiunto una nota personale. “Se il fumo fa male? A 88 anni mi trovo nelle sue stesse condizioni”. Il riferimento è all’intervistatore, Renato Tortarolo, che ha 70 anni e appare in ottima salute. “Gente che conoscevo e faceva una vita sana se n’è andata. Tragga le sue deduzioni”.
“La sigaretta per me è un’abitudine, una dipendenza. Ma anche una specie di amico a cui chiedi di aiutarti. A un certo punto avevo smesso. Poi in un corridoio d’ospedale, dopo l’ictus di mio padre, ho ricominciato. Ero talmente depresso e l’unica cosa che mi è venuta è stata quella. Alla mia età devo anche ammettere che con quello che ho fumato ho avuto molto più che fortuna. Non fumo quasi più, se non con la sigaretta elettronica”.
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