Roberto Formigoni va all’attacco di Roberto Maroni, suo successore come governatore della Lombardia, accusandolo del tracollo del sistema sanitario regionale. Senza nominare mai direttamente l’esponente della Lega, l’ex presidente lo ha fatto capire in maniera molto chiara nel corso di un’intervista a Telelombardia: “Io ho costruito una sanità di assoluta eccellenza sia nel campo ospedaliero sia nel campo della medicina di territorio. Dopo di me è arrivato qualcuno che nessuno cita mai, che ha governato 5 anni e l’ha cambiata profondamente e in peggio”.
Parole forti e un messaggio ben indirizzato contro Maroni, al quale è stato imputato di aver indebolito un sistema sanitario messo poi in ginocchio dall’esplosione dell’emergenza coronavirus. La Regione è finita sotto accusa per la gestione della crisi, con oltre 15 mila morti e più di 85 mila contagiati che ne hanno fatto la zona più colpita del Paese dalla pandemia. E secondo Formigoni, a pesare sarebbero stati anche i
tagli alla sanità pubblica, la riduzione dei posti letto e l’indebolimento del sistema dei medici di famiglia.“Io ho governato 17 anni, ma sono scaduti nel 2012”, ha ricordato Formigoni, che è stato condannato in via definitiva a cinque anni e dieci mesi di reclusione per corruzione per la vicenda Maugeri-San Raffaele. “La mia giunta nel 2012 aveva approvato un piano per rafforzare la medicina di base, piano che avrei voluto realizzare nel 2012, ma purtroppo la Lega nord di Roberto Maroni mi ha tolto la fiducia”.
L’ex senatore ha poi ricostruito quelli che, a suo parere, sono stati gli errori che hanno messo in crisi la sanità lombarda. “Dopo di me è stata fatta una riforma che ha indebolito fortemente la medicina di territorio, proprio quella di cui c’era bisogno quando siamo stati investiti dallo tsunami del coronavirus”. Poi ha aggiunto: “Quello che dico sono le carte che lo dimostrano”.
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