Vai al contenuto

Formula Uno: un circo d'oro. Ecco il podio dei più pagati.

Il grande circo della Formula Uno. Quando si parla di guadagni milionari nello sport, vengono subito in mente i calciatori oppure i giocatori delle principali leghe professionistiche americane (NBA, NFL e MLB), che godono di stipendi da nababbi, grazie all’enorme ricchezza dei club o delle franchigie per cui lavorano. Tuttavia, anche i piloti di Formula Uno non sono assolutamente da meno.

Formula-Uno

Basti pensare che gli introiti complessivi del Circus nel 2016 sono stati calcolati in circa 1,9 miliardi di dollari (1,7 miliardi di euro circa) dei quali 1,1 di utili. Con la graduatoria dei paperoni del volante che anche in questo  2017 (seppur ridimensionata rispetto ad una decina di anni fa) distribuirà complessivamente circa 140 milioni di euro.

Una cifra che potrebbe sembrare folle, anche se tutto è relativo. Come dimostra il fatto che gli introiti totali della griglia di partenza non si avvicinano neanche a quelli del pugile Floyd Mayweather, leader dalla classifica degli sportivi più pagati con ben 275 milioni di euro.

Ma vediamo nel dettaglio. L’inaspettata uscita di scena di Nico Rosberg dopo aver vinto l’ultima edizione del campionato del mondo, alla guida di una Mercedes, ha mischiato le carte in tavola, costringendo diversi team a revisionare i contratti con i propri piloti, oppure a cambiare la propria line-up.  Senza la presenza del campione in carica, il podio dei piloti più pagati rimane popolato dal trio Alonso-Hamilton-Vettel, in quest’ordine.

Ti potrebbe interessare anche: https://www.business.it/paperoni-nba-classifica/

Lo spagnolo occupa il gradino più alto, senza però tenere conto dei bonus che il secondo e il terzo potrebbero percepire in base alle loro prestazioni. Il nuovo leader della McLaren, ed ex prima punta della Ferrari, è quindi il “Paperone” del Circus della Formula Uno e si arricchirà di ben 37,8 milioni di euro.

Una cifra assolutamente considerevole e decisamente superiore rispetto a quella del pluri campione del mondo Lewis Hamilton, che si dovrà accontentare di 29,3 milioni di euro. Per il britannico, in realtà, si vocifera, nel mondo degli addetti ai lavori, che il contratto che lo lega alla Mercedes sino alla fine del 2018, preveda un compenso di 46 milioni totali, bonus compresi, che gli consentirebbe di scalare la classifica, se confermato ufficialmente.

Sul terzo gradino del podio c’è invece Sebastian Vettel, protagonista di un avvio di stagione sensazionale col Cavallino Rampante, che in Ferrari guadagnerà 28,4 milioni.

Ti potrebbe interessare anche: https://www.business.it/gli-atleti-piu-pagati-del-2016-ronaldo-fa-da-padrone-anche-grazie-ai-social/

E alle loro spalle? Letteralmente il vuoto. Sale in quarta posizione, anche se lontanissimo dagli ingaggi dei colleghi, l’ex Williams Valtteri Bottas che, per impugnare il volante della Mercedes lasciata vacante da Nico Rosberg, ha accettato un ingaggio di 8,5 milioni di dollari, bonus inclusi. Uno stipendio nettamente inferiore a quello percepito nel 2016 dal figlio di Keke, che ha incassato un assegno da 15,5 milioni di dollari (più bonus), ma decisamente migliore di quello percepito lo scorso anno dalla scuderia di Grove (3,5 milioni). Quinta piazza per il finnico Kimi Raikkonen, a quota 7 milioni di dollari, seguito dall’australiano Daniel Ricciardo (6,5), da Felipe Massa e da Nico Hulkenberg (entrambi a quota 5 milioni).

“Appena” 3 milioni di dollari, invece, per il gioiellino Max Verstappen, autentica promessa della Formula Uno, pronto a chiedere il ritocco al rialzo, se quest’anno farà meglio del 2016. Mentre completa la top ten il messicano Sergio Perez Mendoza della Force India, con 2,5 milioni.

La palma del più “povero” sarà, infine, appannaggio di Pascal Wehrlein, con uno stipendio di “appena” 150mila dollari. Mentre non è noto l’ingaggio dell’esordiente Lance Stroll che quest’anno ha debuttato in Williams in coppia con Massa.

Ti potrebbe interessare anche: https://www.business.it/federer-re-dei-re-anche-nei-guadagni-mister-miliardo/

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure