Era stata uno dei bersagli preferiti della Bestia, l’imponente macchina social messa in pieda da Luca Morisi al servizio di Matteo Salvini. Oggi però lei, Elsa Fornero, ha scelto di replicare con l’odio a chi per mesi e mesi l’ha derisa e accusata, limitandosi a sostenere di provare “pena” per il guru dei media leghisti, finito al centro di un’inchiesta per droga aperta dalla procura di Verona.
Salvini ha difeso a spada tratta Morisi, sostenendo di essere pronto a dargli una mano in un momento di così grande difficoltà e accusando la stampa di fare sciacallaggio. “Da che pulpito” è stato ovviamente il commento più frequente da parte degli utenti. Durante la trasmissione Dimartedì su La 7, Fornero ha scelto però di non affondare il colpo. Intervistata da Floris, che le ha ricordato le tante occasioni in cui la macchina salviniana l’aveva aggredita, l’ex ministra ha replicato così.
“Separo il giudizio della mia vicenda personale dl giudizio politico su una persona che è stata leader…. Capitano…. o com’era per diversi anni – ha detto Fornero – La mia vicenda personale mi ha insegnato a non provare risentimento, forse oggi provo un po’ di pena per Salvini. Quella della bestia, bestiaccia dico che è durata troppo a lungo. Era una macchina per creare odio e risentimento, sono cose che fanno malissimo al Paese”.
Durante un corte leghista a San Carlo Canavese del 2014, paese in cui Fornero è residente, Salvini aveva detto, davanti ai presenti: “Qui è dove abita Elsa Fornero, qui è dove andava all’oratorio, è dove la prendevano in giro. La prendevano in giro e così si è incazzata e ha fatto questa riforma (chiaro il riferimento alla riforma delle pensioni durante il governo Monti ndr.)”. E ancora: “Guarda, guarda, inquadra il giardino dell’esodato… La signora piangeva, la signora meriterebbe di piangere per il resto dei suoi giorni”.
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