Nella giornata del 12 agosto 2024, la Terra sta affrontando una potente tempesta geomagnetica di Classe G3. Il fenomeno è stato innescato da espulsioni di massa coronale (CME) provenienti dal Sole, che hanno raggiunto il nostro pianeta, provocando blackout radio su vasta scala. Attualmente, le comunicazioni ad alta frequenza sono interrotte in gran parte dell’Europa, dell’Africa e di alcune aree dell’Asia.
La tempesta ha avuto inizio alle 10:08 ora italiana, crescendo rapidamente in intensità. Gli esperti avvertono che tali eventi possono avere conseguenze significative sulle infrastrutture energetiche e sui satelliti in orbita. I trasformatori e i sistemi di alimentazione elettrica potrebbero richiedere interventi di emergenza per mantenere la stabilità della rete, mentre i satelliti potrebbero necessitare di correzioni nella loro posizione a causa delle variazioni nella densità atmosferica causate dalla tempesta.
Le tempeste geomagnetiche, inoltre, sono spesso accompagnate da spettacolari aurore polari. Con un indice kp attuale di 7 su 9, c’è una possibilità concreta di osservare aurore a latitudini più basse del solito. Sebbene una tempesta G3 non sia potente quanto una G4, necessaria per vedere aurore spettacolari in Italia, non si esclude che l’attività geomagnetica possa intensificarsi ulteriormente nelle prossime ore.
Gli scienziati stanno monitorando attentamente l’attività solare, con particolare attenzione ai gruppi di macchie solari AR3780 e AR3784, che potrebbero dar luogo a brillamenti solari di Classe X, i più intensi. Questi brillamenti potrebbero generare tempeste geomagnetiche di Classe G5, le più severe, con potenziali conseguenze devastanti. Tra i rischi ci sono le correnti indotte geomagneticamente, che potrebbero danneggiare ulteriormente le tecnologie a livello globale, causando disagi diffusi.
Ci troviamo di fronte a un evento geomagnetico di rilievo, con possibili ripercussioni tecnologiche e un’opportunità unica per osservare aurore polari insolite. Gli esperti rimangono in allerta e continuano a monitorare da vicino l’evoluzione della tempesta solare.