Le quotazioni di Mario Draghi per il Quirinale sono calate vertiginosamente nelle ultime ore. Nonostante i ripetuti colloqui con i leader dei partiti, sembra che la figura dell’attuale premier non sia più gradita quasi da nessuno come successore di Sergio Mattarella. A chiudere la porta all’ipotesi Draghi presidente sono soprattutto Matteo Salvini della Lega e Giuseppe Conte del M5S. A sintetizzare i rischi che sta correndo Draghi ci pensa invece il giornalista Paolo Mieli che, ospite di Bianca Berlinguer a Cartabianca, avanza il timore che l’ex banchiere possa venire “buttato fuori” anche da Palazzo Chigi.
“Oggi, secondo noi che abbiamo affidato al timoniere questa nave in difficoltà, non ci sono le condizioni perché si possano fermare i motori. – dichiara Conte in merito alla candidatura al Colle di Draghi – Perché si possa cambiare equipaggio. Che si possa chiedere al timoniere un nuovo incarico. Questa anzi è una conferma dell’importanza che attribuiamo al ruolo del timoniere. Perché la nostra nave è ancora in difficoltà”.
“Ribadisco che, da italiano, settimane di confusione qualora Draghi lasciasse il governo. E quindi si deve ricercare un nuovo presidente del Consiglio, nuovi ministri, nuove maggioranze. Sarebbe un problema lasciare l’Italia per settimane al buio. – ci mette il carico Salvini – Con la crisi sanitaria, la crisi energetica, la crisi economica. Non è che vai qua a Campo dei Fiori e trovi un premier”.
A cercare di dare una risposta all’atteggiamento di chiusura verso la candidatura di Draghi al Quirinale da parte dei due leader gialloverdi ci prova, come detto, Paolo Mieli. “È possibile che butteranno Draghi fuori anche dal governo. Lo si sente dagli umori e da come il premier è stato trattato in questi giorni”. Così sentenzia uno dei decani del giornalismo italiano durante Cartabianca.
Potrebbe interessarti anche: Travaglio affonda Draghi: “Lo paragono a Schettino”