Ormai è sotto gli occhi di tutti, sta diventando sempre più popolare, con una crescita esponenziale che ci mette davanti a numeri davvero impressionanti. É già il più scaricato. Stiamo parlando di Fortnite uno dei fenomeni del momento, con risultati strabilianti, sta letteralmente dominando questo periodo videoludico. Una volta effettuato il download potrà avere inizio l’avventura.
Sono bastate però poche ore per farlo diventare il gioco più scaricato del momento. Questo vuol dire che l’attesa è molta, così come la passione per questo videogame. L’aumento di popolarità che ha ricevuto Fortnite nell’ultimo periodo è a dir poco incredibile e, dopo l’aggiunta della modalità Battle Royale, i risultati per l’ultimo titolo di Epic Games in termini di giocatori attivi non fanno altro che migliorare. Negli ultimi giorni tutti gli appassionati parlano incessantemente di questo videogame sviluppato da Epic Games in modalità free-to-play, gratis, sulle principali piattaforme casalinghe: PS4, Xbox One, PC e persino Mac. Il motivo?
Da metà marzo Fortnite è disponibile su iOS, iPhone e iPad, sebbene con un ingresso a invito, limitato ai primi tester. Nel giro di qualche ora, il titolo adattato perfettamente da versione estesa a mobile, ha raggiunto un clamore pari solo a quello che, nel 2016, aveva portato in strada migliaia di persone intente a catturare i Pokémon. Ma la domanda che in molti si pongono in questo momento è:
Leggi anche: Lego Italia: l’azienda di giocattoli apre nuove posizioni a Lainate
“Come faccio a giocare anch’io a Fortnite?”
Semplice, ogni utente interessato dovrà registrarsi sul sito ufficiale del gioco, lasciando il proprio indirizzo e-mail. La lista d’attesa per ricevere l’invito è abbastanza lunga ma, secondo la Epic Games, ci sono ancora spazi a disposizione. Quindi nel giro di qualche giorno si dovrebbe ricevere l’invito ufficiale per iniziare a partecipare e a divertirsi.
Tutti i tuoi amici non fanno altro che parlare di Fortnite, un videogioco di ruolo disponibile per computer, PlayStation 4 e Xbox One, in cui ciascun giocatore ha il compito di cooperare con i compagni di squadra con lo scopo di resistere per 14 giorni all’attacco dei nemici. A renderlo particolarmente interessante sono lo stile cartoonesco e l’ambientazione di gioco completamente diversa in ogni partita, ma sopratutto il suo costo: forse non ci crederai, ma puoi avere Fortnite gratuitamente.
Leggi anche: Lego news 2018: svolta eco friendly e possibilità di creare noi stessi
Perché Fortnite è popolare?
Fondamentalmente perché è divertente. Fortnite Battle Royale si rivolge a vari tipi di utenti: amanti degli strategici, role playing game, sparatutto, multiplayer, con un livello di difficoltà iniziale molto basso e pensato in modo che ogni sessione sia breve ma intensa. Gli elementi di costruzione dei fortini e la possibilità di aggregarsi in team contribuisce a rendere meno noioso il gameplay, col vantaggio che gli sviluppatori aggiungono periodicamente nuovi elementi, tra cui armi e strutture. E poi, perché Fortnite è ben più di un videogioco del momento; è un fenomeno da 50 milioni di utenti in tutto il mondo, capace di svelare i segreti del genere oggi più redditizio del settore – il battle royale – e di indicare come stiano cambiando i passatempi preferiti fra gli under 25: videogiocare e guardare chi lo fa.
Fortnite arriva sul mercato a luglio 2017 pubblicato da Epic Games, il gioco è uno shooter online in terza persona, pensato per inserirsi nel filone “survival”. Fra le sue lande sperdute, per sopravvivere a nemici controllati dall’intelligenza artificiale il giocatore è chiamato via via ad armarsi, a cooperare con un compagno e a costruirsi postazioni d’attacco, muri di protezione, addirittura piccole fortezze. In altri termini, quella di Fortnite è una miscela arricchita da una grafica in stile cartoon, che secondo i piani dei suoi autori dovrebbe garantire incassi cospicui.
Leggi anche: Hi-Tech, ecco i successi e i flop di questo 2017
I segreti del suo successo
Nel pieno dell’entusiasmo, quasi nessuno pare curarsi del lancio di Fortnite. Tranne Epic Games, che capita l’antifona, ha un’intuizione fulminante: a settembre aggiunge al gioco originale la modalità Fortnite: Battle Royale. Sono loro a fare di Fortnite una fenice, che rinata dalle proprie ceneri a febbraio 2018 ha incassato 103 milioni di dollari solo in micro acquisti. In Fortnite, la modalità battle royale è gratuita e cross-platform. Significa che giocatori su Pc, Xbox One, iOs e Mac (ma il gioco c’è anche per Playstation 4) possono condividere la stessa partita e senza spendere un euro, con una grafica vivace e molto meno verosimile, in altri termini più accessibile a tutti.
In particolare a quei giocatori – genitori annessi – cresciuti con Minecraft, il “Lego digitale” che ha cullato le ultime generazioni. E che Fortnite richiama in modo esplicito, con la possibilità di costruire postazioni, ponti, passaggi e fortini sui suoi campi di battaglia. Puoi anche giocare come un osservatore, nascosto in un cespuglio per interi, gloriosi minuti, meravigliosamente solo con il tuo mirino puntato su quella luce distante che indica un oggetto prezioso. Puoi aspettare il momento giusto per colpire o decidere di non uccidere qualcuno solo per vedere cosa succede a pochi passi da te.
Puoi guardarlo dopo essere stato ucciso, ovviamente, nella modalità spettatore che cambia, brillantemente, le alleanze quando ti rendi conto che vuoi vedere il tuo killer arrivare fino alla vittoria. La modalità spettatore rivela anche, accidentalmente, la bellezza del genere Battle Royale: è una sorta di esperimento del Diavoletto di Maxwell ludico che porta lentamente le migliori armi, i migliori equipaggiamenti e i migliori giocatori ad una vicinanza letale.
È questo, non è vero? Rischiare tutto per una mossa a sorpresa, proprio quando la luce della speranza inizia ad affievolirsi. Mettere da parte la strategia e gli insegnamenti per lanciarsi nell’azione. Una vittoria quando la sconfitta sembrava certa. Un drastico e fatale rovesciamento delle sorti della battaglia.
Questo è il mix che permette a Fortnite di entrare nella testa del pubblico e a funzionare. Non certo per chissà quale miracolo del marketing, anzi è proprio grazie alla capacità di sedurre anche i giocatori meno esperti, di sollevarne gli entusiasmi e mantenerne la voglia di giocare giorni interi, mesi, anche anni dopo la prima partita. Si prospetta un futuro molto lungo per Fortnite, con un esaltante design destinato a diventare l’incubo di molti e colpire target di tutte l’età. Fortnite è un gioco sorprendentemente grandioso da guardare.
Il successo della battle royale di Fornite sembra non avere limiti, quasi come una maledizione. Per completare il quadro di un successo annunciato, nell’ultima settimana Fortnite ha generato 1 milione di dollari al giorno e su App Store è top title in oltre 20 regioni. Cosa o chi sarà determinato a rompere questa maledizione? Un giorno forse lo scopriremo. Intanto non ci rimane altro che giocare.
Leggi anche: Snapchat aggiornamenti 2018: introdotta la video-chiamata di gruppo e novità sull’algoritmo delle Stories