Forza Italia non c’è più. Se ne sono convinti anche gli ultimi fedelissimi, quel manipolo di deputati e senatori che ancora credevano in un possibile futuro per la compagine azzurra ormai in crisi da mesi, schiacciata da sondaggi che la vogliono sempre più debole e sempre più subalterna alla Lega di Matteo Salvini. L’ultimo chiodo sulla bara del partito è stato messo durante le festività natalizie, mai così amare: Silvio Berlusconi ha rinunciato alla convocazione dei parlamentari per il tradizionale scambio di auguri, un rito che si ripeteva ormai da 25 anni, preferendo piuttosto dedicarsi al Monza, squadra di calcio della quale è presidente.
E così è scattato il fuggi fuggi generale, con l’esodo delle truppe azzurre verso nuovi e più sicuri lidi: Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni ma soprattutto il Carroccio, rimesso a nuovo dal Capitano proprio in questi giorni con la nascita del partito “Salvini premier” che ha soppiantato la vecchia Lega di Bossi. La punta dell’iceberg è stato l’addio di Michaela Biancofiore, volto storico di Forza Italia e fedelissima del Cavaliere. Ma i casi sono tanti e in aumento giorno dopo giorno.
Lazio, il capogruppo in Regione Antonello Aurigemma è passato a Fratelli d’Italia, mentre la consigliera Cartaginese ha scelto la Lega, imitando Davide Bordoni, unico consigliere nell’Assemblea Capitolina e vittima a sua volta del fascino del Capitano. Una situazione non meno drammatica sta andando in scena in Sicilia, dove di 14 deputati regionali in 4 sono già andati via e altri minacciano di farlo a breve. Il deputato nazionale Nino Minardo è passato alla Lega, così come hanno dato l’addio il sindaco di Catania Salvo Pogliese e il deputato regionale Luigi Genovese.
Non va meglio in Veneto, con i tre eletti in Regione già fuggiti verso Giorgia Meloni (in due casi) o col governatore Zaia. Davide Bendinelli, nominato coordinatore regionale per precisa volontà di Niccolò Ghedini, ha fatto a sua volta i bagagli sotto le festività natalizie per approdare alla corte di Matteo Renzi e della sua nuova formazione politica, Italia Viva. Un vero e proprio esodo che, con tutta probabilità, è soltanto agli inizi.
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