Il PD al 3,8% e Forza Italia all’1%. Dall’Alto Adige esce un verdetto impietoso per i due principali ex partiti che hanno governato l’Italia negli ultimi 20 anni. Stavolta, però, dopo questa batosta Silvio Berlusconi non ce l’ha fatta a trattenere tutto il suo disappunto. Mano a mano che provenivano i dati elettorali il suo volto si faceva sempre più teso. Quando poi ha capito che la situazione era compromessa ha preteso (e ottenuto) immediatamente le dimissioni di Michela Biancofiore, la coordinatrice regionale.
“Così non si può più andare avanti”, ha spiegato ai suoi. “Inutile che mi si chieda di scendere in campo se poi i risultati sono questi”. A questo punto il Cav starebbe seriamente pensando di non presentarsi più alle prossime Europee, cosa che aveva in un primo momento accettato di fare sulla scorta del pressing di Antonio Tajani, attuale uomo forte del partito.
Il misero e offensivo 1% preso a Bolzano con la contestuale grande vittoria di Matteo Salvini rischia di far suonare le campane a morto per l’avventura politica di Silvio Berlusconi. “Il dramma” – spiegano da Forza Italia – “è che stavolta Berlusconi ci aveva messo la faccia, si era impegnato al massimo e con grande entusiasmo, rilanciato anche dalla sua nuova avventura calcistica”.
Ma il dato ancora più sconfortante per il Cav, facevano notare fonti di partito, è che proprio mentre sul piano nazionale Berlusconi continua ad attaccare il governo gialloverde auspicandone la fine da un momento all’altro, la coalizione di Centrodestra dopo questo voto si scopre sempre più a trazione leghista. La delusione è stata talmente forte all’interno del partito che Antonio Tajani, il Vicepresidente di Forza Italia, si è chiuso in un imbarazzato silenzio per tutto il giorno.
Nel mentre gli storici colonnelli “fedeli nei secoli” al Cav stanno pensando di preparare relazioni dettagliate sull’accaduto da sottoporre a Berlusconi in persona per chiedere un’ulteriore giro di vite nel partito e tentare in extremis la via del rilancio in vista delle prossime elezioni europee. Alle quali, però, il Cavaliere non è più intenzionato a candidarsi.
Questa decisione sembra suonare come una definitiva archiviazione di Forza Italia, il partito ha toccato il suo punto più profondo da quando Berlusconi lo aveva lanciato. A questo punto appare sempre più evidente che quel che ne resta verrà completamente fagocitato da Salvini. Le elezioni europee legittimeranno ancora di più la Lega e il centrodestra diverrà completamente verde. Ma, come sostiene qualcuno, una destra diversa è ancora possibile.
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