Il centrodestra guarda avanti, Forza Italia, soprattutto, guarda avanti. Mara Carfagna spodesterà Berlusconi e salirà sul trono. Il partito è sprofondato all’8%. “Qui – si dispera un ex ministro azzurro – vince chi non si intesta il disastro”. Lontano è il ricordo delle politiche del 2008 quando Berlusconi ottenne un risultato talmente al di sopra delle aspettativa al punto da farlo esclamare: “Abbiamo la maggioranza più grande della storia della Repubblica italiana”.
Ecco perché il partito del Cavaliere, il contenitore che nel 1994 raccolse i moderati di rito democristiano e socialista, si trova ora davanti a un bivio. Che ne sarà dopo le europee del 26 maggio? Berlusconi sarà capolista al nord, al sud e nelle isole, lasciando campo libero al centro al Viceré Antonio Tajani, che fra Viterbo e Frosinone coltiva da anni il suo granaio di preferenze.
Ma chi raccoglierà l’eredità politica dell’ex premier? Questa volta ci sarebbero tutte le condizioni per spodestare il vecchio Capo, costretto a stare lì soltanto dalla sua corte dei miracoli. Questo qualcuno non è certo il governatore della Liguria Giovanni Toti che ambisce a fare la stampella centrista di Matteo Salvini raccogliendo così tutto il malcontento che imperversa in casa azzurra. Mara Carfagna sogna da candidata premier di un centrodestra moderato che potrebbe inglobare i democratici scontenti dell’era zingarettiana.
La vice presidente della Camera, stimata più nel centrosinistra che nel centrodestra, “è brava, preparata, ed è un volto rassicurante”, sussurrano di lei nei corridoio del palazzo. Ed è vero che Mara studia, fa buone letture, centellina le uscite e gode di una stima trasversale. Che dal Capo dello Stato Sergio Mattarella arriva fino a oltreoceano.
La vicepresidente della Camera scalpita e lavora già da leader convinta che dopo le Europee il vecchio Cav le dia la corona di regina di Forza Italia. Non a caso proprio di recente la Carfagna ha reclutato una nuova portavoce che si chiama Lavinia Spingardi, non solo uno dei volti più affascinanti di Skytg24. Il suo cognome è assai conosciuto dalle parti di Arcore, essendo figlia di Roberto Spingardi, già direttore generale del Gruppo Fininvest e alto dirigente di Forza Italia quando la creatura di Berlusconi compì i primi passi.
Insomma, uno degli uomini più vicini al Biscione. Qualche sera fa, ospite di Lilli Gruber, ha perfino sfidato il direttore del Fatto Quotidiano Marco Travaglio. Un’uscita tv che in passato non si sarebbe mai concessa, prudente all’eccesso com’è. Il futuro prossimo sembra già segnato: se l’esecutivo gialloverde dovesse deflagrare sulle questioni economiche, Mara e le sue truppe metterebbero davanti a ogni cosa la stabilità del Paese e sarebbero pronte a sostenere un governo del Presidente rassicurante per i mercati e Bruxelles…
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