Alessandro Cattaneo, capogruppo di Forza Italia alla Camera, tiene il punto del suo partito in un’intervista concessa a La Stampa, dopo la lite con la Lega e Fratelli d’Italia negli scorsi giorni e dopo l’annuncio del leghista Claudio Durigon sullo sfumare delle pensioni minime a 600 euro.
“Bisogna tenerle a 600 euro almeno per gli over 75”, si impunta Cattaneo, aggiungendo anche l’azzeramento delle tasse per chi assume, “altrimenti non votiamo”.
E assicura: “Il ministro Giorgetti ci ha confermato di voler fare proprie queste richieste, ma vogliamo vedere nero su bianco”.
C’è, però, un altro punto fermo, cioè il ripristino del bonus Cultura, almeno per i diciottenni: “L’emendamento così com’è non va, bisogna assicurare la continuità della misura”, introdotta, ricordiamo, dal governo Renzi.
Anche sul pos, Forza Italia ha una posizione differente rispetto al governo: “La questione non mi appassiona e non la giudico centrale in questa manovra. Dobbiamo incoraggiare all’uso della moneta digitale, senza coercizioni, e contemporaneamente risolvere il nodo delle commissioni bancarie per gli esercenti”.
Centrale, nell’intervista, la questione sui tempi: l’opposizione di interna dei forzisti determinerà il temuto esercizio provvisorio? “Con i dovuti aggiustamenti mi sembra sia tutto realizzabile entro fine anno”, chiude, freddo, Cattaneo.