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Incarico a Draghi, Mara Carfagna pronta a spaccare Forza Italia: centrodestra in tilt

Il governo Draghi spacca il centrodestra e manda in corto circuito Forza Italia. L’ala moderata che fa capo soprattutto a Mara Carfagna è in fermento, perché non vuole seguire i sovranisti Meloni-Salvini che gridano al voto e dicono no a ‘Super Mario’. La vicepresidente della Camera ha trascorso l’ntera giornata tra telefonate e incontri. Nel pomeriggio sono stati avvistati nel suo ufficio a Montecitorio Giovanni Toti e Gaetano Quagliariello di ‘Cambiamo’. Da Forza Italia raccontano di una Carfagna sempre più insofferente e si rincorrono le voci su una possibile scissione. C’è chi scommette che l’ex ministra nelle ultime ore sarebbe sempre più tentata dallo strappo e guarderebbe proprio ai ‘totiani’ per dar vita a un nuovo ‘contenitore politico’ dei moderati.

Con lei sarebbe pronta a dire addio a Forza Italia una nutrita pattuglia di parlamentari, stanchi di una coalizione a trazione sovranista. I rumor parlano di un progetto di ampio respiro che coinvolgerebbe, oltre a pezzi di Fi e ‘Cambiamo’, vari esponenti centristi (‘attenzionata’ sarebbe stata pure l’Udc’). I contatti con i ‘totiani’, apprende l’Adnkronos, avrebbero avuto un’accelerata proprio con l’incarico a Draghi. C’è chi scommette che già si stia ragionando sul nome della nuovo soggetto ‘Cambiamo-Voce Libera’.

Carfagna tace, nulla trapela sulle sue reali intenzioni. Ma i suoi fedelissimi scalpitano: c’è chi spinge per uscire ora, chi invita alla cautela. Carfagna non avrebbe ancora deciso sul da farsi. Molto dipenderà, assicurano fonti parlamentari azzurre, da cosa farà Berlusconi e che indicazioni di voto darà dopo le consultazioni del premier incaricato. Un ‘no’ a Draghi per seguire il fronte sovranista, raccontano, potrebbe dare il là al più classico del ‘tana libera tutti’.

Il senatore forzista Andrea Cangini, portavoce di ‘Voce Libera’, l’associazione che fa capo a Carfagna, non usa tanti giri di parole e spiega all’Adnkronos: ”Stiamo attraversando una fase di grandissima emergenza nazionale e il capo dello Stato ha fatto un accorato appello a tutte le forze politiche. Se Fi, dopo aver invocato il ‘governo dei migliori’, si tirasse ora indietro e rifiutasse di dare il suo sostegno a Draghi, che oggettivamente è il migliore dei premier possibili oggi, si creerebbe un problema per molti dentro Fi, non solo per Carfagna…”.

Business.it by Adnkronos

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