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Forza Nuova sfida i divieti anti-coronavirus: “Processione a Roma per la Pasqua”

Una processione per festeggiare la Pasqua il prossimo 12 aprile, a Roma, sfidando i divieti del governo che in queste settimane difficili sta chiedendo ai cittadini di fare il massimo sforzo e rimanere a casa per evitare che il coronavirus possa diffondersi ulteriormente sul territorio italiano. A lanciare l’iniziativa è stato il partito di estrema destra Forza Nuova, di recente protagonista di una battaglia legale con Facebook che aveva oscurato il profilo ufficiale del partito. Battaglia tra l’altro persa, visto che la pagina è rimasta bloccata e che la causa si è conclusa con l’obbligo di pagare 4500 euro di spese legali. La formazione neofascista, però, non si è persa d’animo.

 Attraverso il proprio profilo Twitter, infatti, Forza Nuova ha iniziato a far circolare le immagini di un volantino che invita a partecipare all’adunata organizzata per celebrare la festività cristiana. Il partito guidato da Roberto Fiore ha dato appuntamento a tutti a Roma alle ore 11 in via Paisiello, nei pressi di Villa Borghese, dove prenderà il via una processione che si concluderà davanti la Basilica San Pietro, all’interno della quale si terrà la tradizionale messa pasquale che però quest’anno è chiusa ai fedeli proprio per l’epidemia di Covid-19. Più che emblematico il testo del volantino: “Altra domenica agli arresti domiciliari, altra domenica di quarantena, altra domenica senza messa. Altra domenica surreale, senza futuro e senza Dio – si legge – Per questo lanciamo per la domenica di Pasqua una mobilitazione a Roma, una processione fino a piazza San Pietro, contro gli arresti di massa, contro la quarantena, contro i divieti. Una mobilitazione per la libertà, per tornare a lavorare, per tornare a Messa, per tornare a vivere”. Ovviamente tutti coloro che dovessero aderire alla chiamata rischieranno di essere multati in base alle nuove normative per contrastare il Covid-19. Il pericolo, però, non sembra spaventare Forza Nuova. Che conferma, tra l’altro, la tendenza dei partiti di destra a cercare, in questi giorni dove la visibilità virtuale è merce rara, il consenso della popolazione cattolica. Ci aveva provato Matteo Salvini con l’idea di aprire le chiese in occasione della Pasqua, proposta dalla quale persino Giorgia Meloni era arrivata a prendere le distanza. Ora tocca ai neofascisti, che puntano più in alto organizzando una vera e propria processione. Tempi durissimi, questi, per chi non riesce proprio a far parlar di sé.

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