Una vita breve, brevissima. Come quella di certe specie di farfalle, costrette dalla natura a un’esistenza lampo. Nelle scorse ore a Montecitorio, un po’ a sorpresa, era stato presentato Forza Salvini, una corrente di Forza Italia nata per dare il proprio sostegno al leader della Lega riconoscendone il ruolo di guida del centrodestra nostrano, considerando anche i sondaggi che lo vogliono sempre più in alto tra le preferenze dei cittadini. A lanciarla, Pietro Spizzirri del Club Forza Italia Calabria che spiegava: “Questa iniziativa parte dalla base di Forza Italia. Il partito sta portando avanti una linea politica incomprensibile. C’è la necessità con gli impegni appunti e di sostenere al governo il nostro leader del centro-destra”. Con lui il sindaco di Piobbico Giorgio Mochi: “Forza Salvini all’interno del nostro partito serve a smorzare i toni estremisti della Lega”.
Fari spenti, insomma, almeno nelle dichiarazioni. Con la sensazione, però, di uno sgarbo al leader maximo, quel Silvio Berlusconi che proprio nei confronti di Salvini prova un’insofferenza crescente, le distanze sempre più marcate. Impossibile tollerare un simile affronto, arrivato tra le mura di casa: e così il progetto Forza Salvini, con tanto di simbolo di FI modificato per l’occorrenza con l’aggiunta del numero uno del Carroccio, è naufragato nel giro di qualche ora. La conferenza stampa di Spizzirri era andata in scena intorno alle undici e mezza. Alle due, lo stesso Spizzirri veniva sospeso “in via immediata” dal partito.
Nello stesso comunicato è spiegato il motivo del provvedimento adottato dai vertici di Forza Italia: “Nonostante l’invito a non utilizzare il simbolo di FI e a non porre in essere comportamenti che violino norme statuarie, il signor Spizzirri ha continuato ad assumere comportamenti inaccettabili. Con tale atto, sempre secondo quanto previsto dallo statuto, è aperto d’ufficio nei suoi confronti un provvedimento disciplinare davanti al collegio dei probiviri”. Oltre a Mochi, tra gli aderenti a un progetto subito naufragato c’era stata anche la sindaca di Rossano Veneto Morena Martini.
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