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La proposta del ministro Lollobrigida fa discutere: “Incentivare nascite, no a sostituzione etnica”

Francesco Lollobrigida nella bufera politica e mediatica dopo le sue ultime dichiarazioni. Il ministro dell’Agricoltura, nonché cognato del premier Giorgia Meloni, riesce a spiazzare tutti durante il suo intervento al congresso nazionale della Cisal, il sindacato più vicino al centrodestra. Ebbene, senza alcun pelo sulla lingua, Lollobrigida tocca il tema della bassa natalità che da qualche anno flagella i Paesi occidentali come l’Italia. La soluzione per lui è naturalmente quella di incentivare le nascite, non certo puntare su quella che definisce come “sostituzione etnica”.
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Francesco Lollobrigida sostituzione etnica

Francesco Lollobrigida: “No alla sostituzione etnica”

“Dobbiamo pensare anche all’Italia di dopodomani. – dichiara Francesco Lollobrigida al congresso Cisal – Per queste ragioni vanno incentivate le nascite. Va costruito un welfare per consentire di lavorare a chiunque e avere una famiglia. Non possiamo arrenderci al tema della sostituzione etnica. Le nascite non si incentivano convincendo le persone a passare più tempo a casa, perché si intensificano i rapporti, come ha sostenuto qualcuno. Non è quello il modo. Il modo è costruire un welfare che permetta di lavorare e di avere una famiglia, sostenere le giovani coppie a trovare l’occupazione”.

“Non possiamo arrenderci all’idea della sostituzione etnica: gli italiani fanno meno figli, quindi li sostituiamo con qualcun altro. Non è quella la strada”, ribadisce ancora Francesco Lollobrigida. Il ministro passa poi a parlare di lavoro. “La crescita si può perseguire in modi diversi: vendere i beni di famiglia, gli asset strategici erogando bonus ecc. – sottolinea Lollobrigida – E indebitandosi per avere consenso come hanno fatto gli altri. Poi c’è quello che vogliamo fare noi ossia investire per far crescere la nazione. Anche per questo ci siamo detti contrari al reddito di cittadinanza. Chi può lavorare deve essere messo nelle condizioni di farlo tenendo presente che ogni lavoro è più degno rispetto al percepire il sussidio. Si può lavorare benissimo in agricoltura che ormai è un’eccellenza avanzata fatta di imprenditori validi”.

Infine, dopo aver stupito tutti parlando di “sostituzione etnica”, Francesco Lollobrigida torna sulla sovranità alimentare che a suo dire “consiste nella difesa dei diritti di un popolo a scegliere cosa mangiare e come produrlo. Noi abbiamo la qualità che non è delocalizzabile. Per questo diciamo no alla carne sintetica fino a quando non siamo certi che faccia bene. Non dobbiamo consentire inoltre che la nostra qualità sia spazzata via perché viene ritenuta nemica della concentrazione della ricchezza globale che vuole standardizzare i prodotti per poterli poi produrre ovunque e abbassare pertanto i costi della manodopera”.
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