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Referendum anti green pass: scontro Freccero-Giannini

Referendum per l’abolizione del green pass. In una lettera pubblicata su La Stampa, Carlo Freccero spiega i motivi della sua adesione alla raccolta firme. Ma le motivazioni molto forti utilizzate dall’ex dirigente Rai provocano la reazione stizzita di Massimo Giannini. Il direttore del quotidiano replica punto per punto a Freccero con una nota.

Nella lettera a La Stampa, Freccero spiega di essersi convinto a partecipare alla campagna per il referendum dopo aver ascoltato l’avvocato Paolo Sceusa. Il legale, spiega Freccero, “ha lanciato un accorato appello al diritto internazionale, prima di denunciare il comportamento del nostro governo. Oltremodo scorretto nell’incrinare il patto di lealtà tra istituzioni e popolo”.

Foto LaPresse – Matteo Corner 05/10//2019 Milano (Ita) Cronaca Prima puntata della trasmissione in onda su Rai 3 Le Parole della Settimana Nella foto: Massimo Giannini News First episode of the broadcast on Rai 3 The words of the week In the photo: Massimo Giannini

Carlo Freccero spiega che il suo ruolo “è quello di esperto della comunicazione e, in quanto tale, non ho potuto fare a meno di rilevare la massiccia campagna di propaganda e disinformazione condotta dai media mainstream” italiani. Anche per questo, aggiunge, “il referendum è un’occasione per avere accesso a spazi istituzionali e per fare arrivare i nostri argomenti all’elettorato”. Poi, per rispondere ai dubbi di chi pensa che il referendum sia un “autogol”, espone la teoria che provocherà la reazione di Giannini. “Dietro il green pass in realtà, c’è molto di più. – sostiene Freccero – L’Organizzazione mondiale della sanità ha pubblicato in questi giorni il prototipo di tessera vaccinale da adottare da parte degli Stati. Il green pass è destinato a diventare l’embrione della futura tessera di identificazione digitale a cui mira il ‘Grande Reset’ in via di attuazione”.

Freccero Carlo

“Per mia formazione, ascolto e rispetto (quasi) tutte le opinioni. – replica secco Massimo Giannini – Ma quelle che lei esprime, per spiegare la sua adesione al referendum abrogativo del green pass, mi trovano in totale disaccordo”. “Non condivido le sue tesi sul ‘Grande Reset’ che – taglia corto il direttore – nonostante il fascino sottile e a volte perverso delle teorie del complotto, mi pare totalmente infondata. Nel senso che non trova alcun fondamento concreto nella realtà dei fatti”.

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