Un noto chef romano, Emanuele Costanza, di 41 anni, è stato ucciso con un colpo alla testa mentre guidava la sua Mercedes davanti al suo ristorante, l’Osteria degli artisti, nel quartiere Esquilino di Roma. Il presunto colpevole è un uomo di 43 anni originario di Napoli che si è costituito subito dopo l’omicidio. Ha ammesso agli agenti di aver ucciso Costanza, con cui aveva litigato, mentre l’arma del delitto è stata trovata accanto alla vittima.
Secondo gli inquirenti, dietro la lite e poi il delitto ci sarebbe un debito nell’ambiente dello spaccio di stupefacenti. Sia la vittima che il killer reo confesso avevano precedenti per droga. Tuttavia, non è esclusa la pista che porti agli affari del ristoratore legati al locale di via Sommelier, che aveva rilevato nel 2019 con non poche difficoltà. Chef Costa aveva anche avuto problemi economici recentemente, tanto da non riuscire a saldare l’affitto per diversi mesi, per poi rimettersi in regola con i pagamenti dopo essere stato sollecitato dalla cooperativa titolare delle mura.
Gli inquirenti non escludono che il recente incendio che ha colpito il locale sia stato un avvertimento per un debito non saldato. Inoltre, alcuni mesi fa il ristoratore aveva assunto un pizzaiolo napoletano, con cui però il rapporto di lavoro era durato poco a causa dei continui litigi tra i due. L’ipotesi è che si tratti dello stesso uomo che ha ucciso lo chef, considerando quindi anche la pista dei dissapori personali.
La morte di Emanuele Costanza ha scosso il mondo della gastronomia romana, con molte persone che hanno espresso il loro cordoglio sui social media. Il ristorante Osteria degli artisti è stato uno dei primi a Roma a proporre la cucina fusion, unendo la tradizione italiana a influenze internazionali. La sua morte improvvisa ha lasciato un vuoto nella comunità culinaria di Roma e ha suscitato l’indignazione del pubblico.