Alzare il prezzo dei pacchetti di sigarette fino a 18 euro. Questa la proposta con cui Giacomo Mangiaracina, presidente dell’Agenzia nazionale per la prevenzione, ha chiesto al ministero della Salute e agli oncologi dell’Aiom di intervenire con delle misure schock per sconfiggere il tabagismo. Aumentando vertiginosamente il prezzo delle sigarette, a suo dire, verrà scorraggiata la vendita delle sigarette conquistando numeri ben più importanti rispetto a quelli conseguiti finora.
Si tratta di una misura neanche troppo irrealistica dato che anche la Nuova Zelanda si è già mossa in questa direzione: il governo neozelandese punta ad eliminare il fumo dal paese di qui a nove anni, introducendo prezzi proibitivi per le sigarette e tartassando con pesanti imposte i produttori di tabacco. Secondo Mangiaracina è questa la rotta che l’Italia dovrebbe seguire se vuole davvero sconfiggere la piaga del tabagismo.
Al ministro della salute Lorenzin ‹‹chiedo sono di attenersi ad una delle misure fondamentali nella strategia di controllo del tabacco, ossia quella di aumentare in maniera consistente il prezzo di sigarette e trinciati. L’incremento di pochi centesimi, varato di tanto in tanto, è soltanto stato un espediente con cui i governi miravano ad incassare 13 miliardi di euro ogni anno spendendone poi 8 per i danni causati dal consumo del tabacco››. ‹‹Qui servono misure shock come quelle che la Nuova Zelanda sta introducendo in questi giorni››, ha concluso Mangiaracina.
Alberto Mengora