Una svolta epocale sta per essere annunciata dagli scienziati americani che si occupano di fusione nucleare. Questa, è il caso di dire, è l’esplosiva apertura del Washington Post di oggi.
Il quotidiano, come da tradizione sempre vicino alla Casa Bianca, ha annunciato che domani, martedì 13 gennaio, il Dipartimento dell’Energia statunitense annuncerà una scoperta fondamentale nel campo della fusione nucleare, “come possibile soluzione alle crisi energetica e climatica”
Non ci sono altri dettagli, se non che “per la prima volta nella storia – si legge sul Post – di questi esperimenti una reazione di fusione avrebbe prodotto più energia di quella usata per innescarla”.
E che “la scoperta è avvenuta presso la National Ignition Facility ospitata nei Lawrence Livermore National Laboratory, in California”.
Il Washington Post ha intervistato alcuni ricercatori, confermando anonimamente le anticipazioni. Per il resto, si attende che la parola passi alla segretaria all’Energia, Jennifer Granholm.
La fusione nucleare è la stessa che alimenta il Sole e produce energia dalla fusione di due atomi di idrogeno, generandone uno di idrogeno. Si legge sul Corriere: “è il sogno degli scienziati da oltre cinquant’anni. Al contrario della fissione, non crea radioattività o scorie, non ha bisogno di combustibili rari e utilizzabili per costruire ordigni atomici perché l’idrogeno si ricava facilmente dall’acqua”.