Dopo due giorni di blindatura praticamente totale, dalla serata di domenica 31 ottobre Roma torna di nuovo ‘libera’. Per garantire la sicurezza dei capi di Stato e di governo, le forze dell’ordine italiane hanno infatti messo in campo un dispositivo mastodontico. Uno sacrificio richiesto ai cittadini della Capitale che, a detta dei partecipanti al G20, dovrebbe essere ripagato con l’accordo sui cambiamenti climatici. Un successo su tutta la linea del premier italiano Mario Draghi, sostengono la maggior parte dei commentatori e degli addetti ai lavori. Ma non tutti i politici sono d’accordo con questa tesi. Tra loro, il deputato di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni. E il senatore diFratelli d’Italia, Lucio Malan.
Il G20 è stato un successo di Mario Draghi? Non la pensa affatto così Nicola Fratoianni. “Nessun impegno preciso sulla liberazione dei vaccini dai brevetti. Nessun impegno certo per arrestare i cambiamenti climatici. E per finire si mettono a lanciare monetine nella Fontana di Trevi. Ma è il G20 o una scampagnata tra amici?”. È questo il contenuto del tweet durissimo con cui il parlamentare di Sinistra Italiana stronca la litania mediatica, tutta prona a raccontare il presunto successo del vertice tenuto nella Nuvola dell’Eur.
“Siamo di fronte all’aria fritta. O, come ha dichiarato Legambiente, alla scoperta dell’acqua calda. – spiega Fratoianni – Nell’accordo sul clima non c’è alcun impegno vincolante. Tantomeno sono indicate azioni concrete. Hanno persino stralciato dal documento finale la data precisa del 2050 per la neutralità carbonica”, si lamenta il deputato di SI.
“Diciamo la verità. – ci mette il carico sempre su Twitter il senatore meloniano Lucio Malan – Se questa cosa della monetina nella Fontana di Trevi l’avesse organizzata un governo di centrodestra (o anche Rocco Casalino), l’intellighentia radical-chic avrebbe gridato al kitsch, allo stereotipo, all’italietta ecc…Invece ora tutti in adorazione”.
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