Sulla carta, Giorgia Meloni marcia dritto verso la sua candidatura a primo premier donna del Paese. Un appuntamento che non ha ancora una data certa, visto che il ritorno al voto resta al momento ipotesi remota, ma che per molti analisti sembra ormai inevitabile. Superato ormai da tempo Salvini nei sondaggi, la leader di Fratelli d’Italia si trova però di colpo a fare i conti con malumori crescenti all’interno della coalizione, una tensione che nasce dalla gestione delle candidature per le prossime amministrative.
Occhi puntati, ad esempio, su Enrico Michetti, il candidato scelto da Meloni per correre a Roma. Accompagnato ormai a braccetto dalla stessa ex ministra, che in questi giorni lo ha di fatto accompagnato in un tour per vie e luoghi simbolo della capitale. I numeri sono ancora buoni, con il ballottaggio che sembra certo, ma la campagna elettorale è un costante susseguirsi di brutte figure e imbarazzanti gaffe. Dettagli che non sfuggono ai sostenitori di Lega e Forza Italia, che iniziano a chiedersi, allarmati: che sia un antipasto dei disastri che Giorgia potrebbe fare al governo?
Ultimo scivolone in ordine cronologico è stato il caso di Francesca Benevento, ex pentastellata candidata oggi a sostegno di Michetti a Roma e che ha condiviso una marea di bufale complottiste sul Covid e sul vaccino attraverso i propri profili social, scatenando la rabbia anche dei sostenitori del centrodestra. Una bella grana non ancora del tutto risolta, arrivata poco dopo altre polemiche, quelle per l’appggio dell’estrema destra. Nelle liste municipali della Lega a sostegno di Michetti sono infatti comparsi i nomi di Alessandro Calvo, Alessandro Aguzzetti e Simone Montagna, tutti esponenti di CasaPound. Altro problemino non proprio secondario.
Ciliegina sulla torta, Michetti continua a fuggire dai confronti organizzati con gli altri candidati, scatenando la facile ironia dei romani che iniziano a chiedersi se qualcosa da dire ce l’abbia davvero. L’aspirante sindaco si muove poco, e solo accompagnato da Giorgia Meloni. Che però non sembra aver messo in piedi proprio la miglior campagna elettorale possibile a sostegno del suo candidato.
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