La tregua estiva che questa pandemia del Coronavirus ci ha concesso in estate è durata troppo poco, e l’Europa è di nuovo alle prese con l’incubo dei lockdown nell’incertezza di un inverno che sembra già non promettere nulla di buono. In tutta Europa sono stati oltre 700mila i nuovi contagi registrati nell’ultima settimana, ha comunicato l’Oms, l’aumento settimanale più alto dall’inizio della pandemia. Oltre la metà dei nuovi casi nella regione sono stati registrati in Regno Unito, Francia, Russia e Spagna. Per quanto riguarda i nuovi casi giornalieri di coronavirus, se non si corre presto ai ripari a breve l’Italia potrebbe ritrovarsi a far registrare gli stessi numeri di Paesi come la Francia, la Spagna e il Regno Unito. Ne è convinto Massimo Galli, primario infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano che ha esternato tutta la sua preoccupazione sull’attuale trend dei contagi in Italia durante un’intervista rilasciata a La Repubblica.
“Mi pare una tragico déjà vu, speravo di sbagliarmi ma invece non è così”. Usa queste parole l’esperto Galli, per descrivere l’aumento dei contagi e dei ricoveri nella sua Milano. Giovedì nel capoluogo lombardo si sono registrati altri 515 nuovi positivi, ma è soprattutto la pressione sugli ospedali che comincia a preoccupare. È vero, l’Italia sta ancora meglio rispetto ad altri Paesi europei, ma è inutile ragionare con i dati di ieri, avverte sempre Galli. “Dobbiamo guardare le proiezioni, che purtroppo hanno poche probabilità di fallire. Tra 15 giorni saremo come la Francia, la Spagna, il Regno Unito”, ha spiegato l’esperto.
Galli ha commentato anche lo spettro del rischio lockdown a natale: “All’amico Crisanti è scappata questa idea, è preoccupato come lo sono io. Ma forse qualche segnale importante per dire che stiamo andando a sbattere dobbiamo pure darlo. Non so se ci sarà un lockdown di Natale e non me lo auguro, dobbiamo lavorare strenuamente per evitarlo. Il lockdown è la misura più semplice, perché non hai bisogno di lambiccarti il cervello a trovare altre soluzioni, ma anche la più drammatica perché le conseguenze sarebbero inevitabili. Poi se qualcuno si ostina a darci delle Cassandre si assumerà le responsabilità”.
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