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Il primario di Malattie infettive in piazza con i No-Pass: ora rischia sanzioni, lui si difende

Pierluigi Garavelli, primario di Malattie infettive all’ospedale Maggiore di Novara, Cavaliere della Repubblica e pioniere delle cure domiciliari per il Covid con l’idrossiclorichina, ieri ha partecipato alla manifestazione No Vax e No Pass nella sua città, Alessandria. Solo per questo motivo ora rischia sanzioni da parte della sua Azienda ospedaliera. Ma il medico non teme affatto ripercussioni sulla sua professione e spiega a Repubblica: “Ho fatto quello che faccio da molto tempo e in molti modi”. (Continua a leggere dopo la foto)

Garavelli infatti precisa: “Io sono vaccinato, lo è anche mia moglie, non lo sono ancora le mie figlie e sui giovani ho espresso qualche dubbio: questo non fa di me un No Vax, ma un noiosissimo professionista. Io dico invece che il vaccino – e di conseguenza il Green pass – non possono essere un libera tutti. Il vaccino funziona se usato in concomitanza con le cure domiciliari per i contagiati e un’attenzione sempre alta nei comportamenti. Ci sono le varianti che possono “bucare” il vaccino costruito sul ceppo di Wuhan”, spiega. (Continua a leggere dopo la foto)

“Per questo – continua il dottor Garavelli – anche con il Green pass devo continuare a mantenere comportamenti responsabili. Sono contrario al fatto che diventi un lasciapassare indiscriminato”. Poi afferma: “Non ero lì per protestare, ma per fare informazione come ho sempre fatto in tutta la mia carriera professionale, nelle scuole, negli ambulatori. Chiamare me No Vax è un insulto ed è ridicolo. Lo può fare solo qualcuno che non conosce il contesto”. (Continua a leggere dopo la foto)

Ma la partecipazione in piazza rischia di costargli cara. L’ospedale Maggiore di Novara, infatti, sta valutando l’apertura di un procedimento disciplinare nei suoi confronti. Domani il direttore generale dell’azienda ospedaliera universitaria Maggiore di Novara Gianfranco Zulian incontrerà i colleghi per valutare la situazione. “Voglio capire a che titolo Garavelli sia andato in piazza e con quale intento. È una vicenda da chiarire”, spiega.

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