Buone speranze per le prossime bollette del gas in arrivo. Il prezzo in calo del ben il 32% fa ben sperare su un prossimo taglio delle bollette che porterà una ventata di respiro alle famiglie italiane. Guardando la quotazione attuale del gas sul mercato europeo di riferimento, il Ttf di Amsterdam, non è mai stato così basso da inizio dicembre 2021. Anche quella di martedì 17 gennaio è stata una giornata di forti sbalzi per il gas con il prezzo sprofondato in mattinata a 51,4 euro al megawattora (-6,4%, ai minimi dalla fine di 2021) e gli operatori fiduciosi sulla possibilità di affrontare l’inverno senza particolari problemi. La tendenza è in calo da diversi giorni: da inizio gennaio, quando le quotazioni erano intorno a 77 euro a MWh, sono scese di circa il 25%. In sostanza, facendo delle previsioni dopo il giro di boa di metà gennaio, dopo il forte rincaro dell’ultimo aggiornamento tariffario, l’andamento dei prezzi al ribasso dovrebbe portare sollievo ai consumatori già questo mese. E questo anche per chi ha contratti nel mercato libero. Qui si innesta anche il ruolo della Germania.
In base alle tariffe di Arera, per le bollette del gas i prezzi più bassi si stanno registrando anche sul mercato italiano all’ingrosso, diventate mensili e retroattive. Per conoscere le tariffe che pagheranno i clienti della maggior tutela (circa 7,3 milioni di famiglie in Italia su un totale di 20,4 milioni) bisognerà però aspettare i primi giorni di febbraio, quando saranno comunicate dall’Autorità Arera. Secondo quanto ha riportato il Corriere della sera, probabilmente l’andamento dei prezzi al ribasso dovrebbe portare sollievo sul fronte dei costi ai consumatori già questo mese. E questo anche per chi ha contratti nel mercato libero, se il prezzo della materia prima è indicizzato a un listino, come il Psv italiano o il Ttf olandese.
Scende la bolletta
Nella seconda settimana di gennaio di quest’anno, il prezzo all’ingrosso del gas in Italia è risultato più basso del 21,2% rispetto allo stesso periodo del 2022. Il prezzo medio del gas nei primi 15 giorni di gennaio è stato di 69,8 euro/Mwh. Se questo prezzo fosse confermato fino alla fine del mese, la bolletta per il mercato tutelato potrebbe calare del 35% circa, visto che il prezzo medio di dicembre era stato di 116,8 euro per megawattora, ma se dovesse attestarsi e stabilizzarsi ai prezzi attuali il ribasso potrebbe essere sensibilmente inferiore, permettendo di arrivare verso un dimezzamento. Anche per Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, la conseguenza del calo del prezzo del gas dovrebbe essere quella dell’abbassamento delle bollette.
Germania, un ruolo cruciale
Dopo il picco estivo, quando è stato toccata la vetta di 342 euro al megawattora, a che cosa si deve questa flessione? Innanzitutto tra le prime cause è un inverno che finora è stato più mite delle previsioni e conseguentemente ad una domanda inferiore da parte delle industrie e dei consumi privati. Da quanto riportato dal Corriere della sera, sul crollo delle quotazioni ha inciso il fatto che buona parte del prezzo viene determinato dalla Germania, prima economia europea e primo Paese europeo per consumo di energia. Berlino in tempi record ha messo in piedi due rigassificatori, mentre dagli Usa (e non solo) arriva gas naturale liquefatto in abbondanza. I depositi sono pieni per oltre l’80% a livello europeo e anche il nostro Paese ha gli stoccaggi sopra questo livello di riempimento.
Ti potrebbe interessare anche: Inflazione a livelli record per almeno un anno: l’indagine tra le imprese italiane