Una notizia arrivata come una tegola sulle speranze dell’Europa di non risentire degli effetti della guerra in Ucraina sotto il profilo degli approvvigionamenti energetici. Il gasdotto Nord Stream 1 potrebbe infatti restare chiuso per manutenzione più a lungo di quanto inizialmente previsto. Lo ha chiarito il colosso russo del gas Gazprom.
Gazprom ha spiegato di non poter garantire la ripresa del corretto funzionamento del gasdotto, non essendo in grado di confermare che recupererà la turbina tedesca in riparazione in Canada: “Gazprom non ha in suo possesso alcun documento che permetta a Siemens di portare il motore a turbina a gas fuori dal Canada”.
Ottawa ha comunque affermato nei giorni scorsi di voler far tornare il pezzo a Berlino. “In queste condizioni – prosegue la nota dell’azienda – non è possibile trarre una conclusione oggettiva sull’evoluzione della situazione relativa all’esercizio in sicurezza” del gasdotto.
Il flusso del NordStream, che dalla Russia approvvigiona l’Europa, è stato fermato l’11 per un intervento di manutenzione programmata della durata annunciata di dieci giorni. La notizia dello stop prolungato ha subito allarmato i mercati, tanto che si teme a breve qualche scossone. E c’è chi non ha esitato a parlare di vero e proprio “ricatto” di Putin al Vecchio Continente.
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