Marco “el Maldito” Bianchi, “il maledetto”, tenta di accollarsi la colpa per l’accusa e l’aggravante per spaccio di droga e violenze, secondo processo in cui è imputato con il fratello Gabriele.
Secondo l’accusa, che si basa su numerose intercettazioni, i fratelli Bianchi imponevano il loro giro usando la violenza. È emerso che durante il lockdown effettuavano le loro “consegne” usando monopattini. A volte rapinavano i giovani, come è accaduto con Willy Monteiro Duarte. A qualcuno è andata meglio di lui. Dopo aver rapinato di pochi euro un ventenne, lo riempiono di botte e gli dicono: “Sei un infame tu e tuo padre, siete solo dei pezzi di merda…avete torto marcio e andate pure a fa la denuncia infami…morti de fame”. Marco starebbe valutando di imputare a sé stesso la maggior parte dei reati connessi allo spaccio.
Per quanto riguarda il processo principale, quello relativo al brutale assassinio a mani nude di Willy, appena 21 anni, i due fratelli Bianchi hanno intenzione di cambiare la strategia per l’appello, dopo la condanna all’ergastolo della quale ancora non è stata depositata la motivazione, mirando a passare dall’omicidio volontario a quello preterintenzionale per ottenere uno sconto di pena. Per farlo, i Bianchi hanno dato mandato a tre nuovi avvocati.