Tanti applausi per Liliana Segre. Ma anche tanti applausi per il comune di Genova. La città ligure è guidata da una giunta di centrodestra, e proprio la giunta di centrodestra si è fatta promotrice dell’iniziativa per il conferimento della cittadinanza onoraria alla senatrice a vita. Sono stati tanti i genovesi che, incuranti del maltempo, hanno accolto nel pomeriggio di domenica fuori da palazzo Ducale Liliana Segre, alla quale sono stati conferiti la cittadinanza onoraria e il premio Primo Levi. Le persone, in coda fin dal mattino per poter entrare, hanno applaudito la senatrice a vita al suo arrivo.
In molti hanno gridato frasi come “Brava!”, “Grande donna!” e “Grazie!”. “Bisogna combattere l’odio con le parole del bene”, ha detto Liliana Segre alla cerimonia. La senatrice a vita, sopravvissuta all’Olocausto, è arrivata in piazza De Ferrari insieme alla sua scorta, al sindaco di Genova Marco Bucci, all’assessore regionale Ilaria Cavo e a Renzo Piano, che lei stessa ha definito “il mio amichetto e collega senatore”. È stata accolta da un lungo applauso di decine di genovesi rimasti fuori da palazzo Ducale perché la Sala del Maggior Consiglio era già al completo da alcune ore.
“Oggi non parliamo degli odiatori, parliamo solo di chi ama”, ha detto Liliana Segre durante la cerimonia, prima di leggere una lettera dedicata a Primo Levi. Il premio intitolato allo scrittore, anche lui sopravvissuto al campo di concentramento di Auschwitz, è dedicato a onorare coloro che, con il proprio impegno morale, spirituale e civile, hanno contribuito alla pace e alla giustizia per un mondo libero da razzismo e intolleranza. Poi Liliana Segre ha ricevuto la cittadinanza onoraria da Bucci, che guida una giunta di centrodestra e che ha chiesto “scusa” per la persecuzione della comunità ebraica di Genova durante il fascismo.
“A testimonianza ed interpretazione dei sentimenti di un’intera collettività – ha continuato il primo cittadino – siamo onorati di conferire alla senatrice a vita Liliana Segre la cittadinanza onoraria di Genova quale giusto riconoscimento del valore morale ed educativo del ruolo che un autorevole testimone di una pagina oscura della nostra storia sta svolgendo”. Bucci ha anche sottolineato il suo “ruolo fondamentale dal punto di vista morale nella preservazione della memoria e del suo ruolo attivo di impegno civile nel contrasto dei fenomeni di intolleranza, di razzismo, di antisemitismo e di istigazione all’odio e alla violenza”.
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